FI: «Il sindaco chieda alla Regione di congelare i finanziamenti in favore del regime cubano»

Il sindaco chieda alla Regione Toscana di «congelare i finanziamenti in favore del regime cubano. E' la proposta avanzata dai consiglieri del gruppo di Forza Italia in una risoluzione.Nel documento si esprime «forte preoccupazione per la situazione dei diritti umani e politici a Cuba» e si condanna «l'espulsione di alcuni parlamentari europei e giornalisti per impedire loro di partecipare all'incontro promosso per il 20 dall' "Assemblea per la promozione della società civile a Cuba"».I consiglieri di Forza Italia chiedono un impegno della giunta per «condizionare le eventuali relazioni culturali, cooperative o commerciali con il regime cubano al ripristino delle condizioni minime dei diritti umani e civili sull'isola» e invitano il sindaco anche «a sollecitare la Regione Toscana affinchè esprima una ferma condanna per la persecuzione del regime cubano nei confronti di intellettuali e oppositori politici, ed operi nelle opportune sedi a tutela dei diritti dell'uomo e della libertà».Questo il testo della risoluzione:RISOLUZIONEOggetto: iniziative a favore della promozione della democrazia a CubaProponente: Gruppo Consiliare Forza ItaliaIL CONSIGLIO COMUNALE• Considerato che tra il 20 e il 21 maggio 2005 alcuni Parlamentari Europei e giornalisti sono stati espulsi da Cuba per impedire loro di partecipare all'incontro promosso dall' "Assemblea per la promozione di una società civile a Cuba";• Ricordato che, tra il 18 e il 20 marzo 2003, sono stati arrestati a Cuba 78 intellettuali e oppositori al regime di Fidel Castro con l'accusa di essere "mercenari" e di aver compiuto "attività cospirative";• Visto che il 7 aprile 2003, a conclusione di un processo sommario, sono state comminate a numerosi dissidenti pene di inaudita gravità – dai 18 ai 25 anni di reclusione – per aver manifestato pacificamente in favore della libertà d'opinione e del superamento con strumenti democratici e con mezzi pacifici del regime cubano;• Rilevato che, per unanime riconoscimento, tutti i dissidenti arrestati sono stati accusati di meri reati d'opinione e che nelle carceri cubane sono detenuti numerosi cittadini considerati "reazionari liberali" o " pervertiti omosessuali" dal regime castrista;• Ricordato che Cuba si è astenuta sulla risoluzione per l'abolizione della pena di morte approvata dalla Commissione ONU per i Diritti Umani il 21 aprile 2004;• Ricordato che, secondo la Commissione Cubana per i Diritti Umani e la Riconciliazione Nazionale, nel marzo 2004 sull'isola vi erano almeno 50 persone nel braccio della morte, detenuti in 10 delle 50 prigioni di massima sicurezza del Paese;• Ricordato che nel 2004, sia la Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani che l'Alto Commissario ONU per i Diritti Umani hanno denunciato le drammatiche condizioni esistenti nelle prigioni cubane e il trattamento riservato ai detenuti politici – una ventina di detenuti sarebbero morti nel corso dell'anno a causa di mancata assistenza medica in carcere dove sono diffusi casi di scabbia, tubercolosi, epatite, infezioni varie e malnutrizione; che detenuti per ragioni politiche o di coscienza sono stati rinchiusi in celle di isolamento umidissime, infestate dai topi, con un buco come gabinetto e un letto di cemento, senza acqua e senza il conforto della Bibbia che era stata loro sequestrata;• Ricordato che nel 2004 il regime cubano ha messo agli arresti domiciliari 14 dei 75 dissidenti arrestati nella primavera nel 2003, per lo più anziani e ammalati, ma che il numero è stato ampiamente accresciuto da altri 22 dissidenti incarcerati nel corso dello stesso anno, 13 dei quali sono stati condannati, portando a circa 300 il numero dei prigionieri politici nelle carceri del regime cubano e che molti di loro sono stati imputati di tradimento della patria o cospirazione politica, in base alla Legge 88, approvata nel 1999 e nota a Cuba come "Legge Bavaglio";• Ricordato che il 9 maggio 2005 la Commissione Cubana per i Diritti Umani e la Riconciliazione Nazionale ha denunciato il fatto che 400 adolescenti e giovani cubani sono stati arrestati dall'inizio dell'anno "senza aver commesso alcun reato", nell'ambito di un'azione di "pulizia sociale" denominata "operazione contenimento";• Considerato che una transizione pacifica del regime cubano verso la democrazia, dopo decenni di dittatura, non possa avvenire senza la garanzia del rispetto di diritti fondamentali quali le libertà di pensiero e di parola;• Considerato che diversi Governi hanno già protestato nei confronti del Governo Cubano per tali violazioni dei diritti umani;• Ritenuto che liberazione dei popoli e libertà individuali siano legate da un nesso inscindibile;• Considerato che la Regione Toscana, pur proclamando da un lato la difesa dei diritti umani fondamentali, dall'altro finanzia, con lo strumento della cooperazione, tra i vari regimi dittatoriali, quello Cubano;• Ritenuto invece che la Regione Toscana possa concretamente esprimere una politica di opposizione ai regimi dittatoriali e di difesa della democrazia e della libertà che si realizzi attraverso disincentivi economici nei confronti delle dittatureSALUTACon forte partecipazione l'iniziativa per la libertà, il diritto e la democrazia a Cuba promossa dall' "Assemblea per la promozione della società civile a Cuba"ESPRIMEForte preoccupazione per la situazione dei diritti umani e politici a CubaCONDANNAL'espulsione da parte del Governo di Cuba di alcuni Parlamentari Europei e giornalisti per impedire loro di partecipare all'incontro promosso per il 20 maggioIMPEGNA LA GIUNTA COMUNALEA condizionare le eventuali relazioni culturali, cooperative o commerciali con il regime Cubano al ripristino delle condizioni minime dei diritti umani e civili sull'isolaINVITA IL SINDACO1. A sollecitare la Regione Toscana affinchè esprima una ferma condanna per la persecuzione del regime Cubano nei confronti di intellettuali e oppositori politici, ed operi nelle opportune sedi a tutela dei diritti dell'uomo e della libertà;2. A chiedere alla Regione Toscana di congelare i finanziamenti in favore del regime Cubano;3. A chiedere al Governo Italiano di elaborare strategie di promozione della democrazia nel mondo non fondate sul ricorso all'uso delle armi.Firenze, 31 maggio 2005