Dibattito sulla mobilità, Pieri (FI): «Basta con gli allarmismi e i provvedimenti arbitrari»

«Basta con gli allarmismi e i provvedimenti arbitrari». Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri intervenendo, in consiglio comunale, durante il dibattito sulla mobilità.«Studi recenti realizzati nel nostro paese – ha ricordato l'esponente del centrodestra – hanno dimostrato che ogni anno circa 4 mila persone subirebbero una diminuzione dell'aspettativa di vita di circa otto mesi. Per evitare ciò, però, sarebbe necessario tornare a livelli di inquinamento che avevamo negli anni Cinquanta, cosa impossibile».«Quanto ai blocchi del traffico – ha aggiunto Massimo Pieri – questi provvedimenti devono essere adottati solo se esiste un reale pericolo per la salute dei cittadini. Nel 2001 l'allora assessore alle politiche socio-sanitarie Giacomo Billi commissionò all'azienda sanitaria locale una relazione con i dati sulle patologie attribuibili all'inquinamento da traffico nel Comune di Firenze. Nella relazione si sottolineava che nella nostra città a Firenze c'erano "nei maschi valori elevati di incidenza del tumore polmonare simili però a quelli osservati nel Mugello" e che le differenze tra le quattro zone di competenza della azienda sanitaria locale, non erano comunque statisticamente significative. E' necessaria quindi una nuova analisi sulle patologie attribuibili all'inquinamento da traffico nel territorio comunale, e chiediamo che i dati Arpat sull'inquinamento siano forniti tutti i giorni. Solo con dati certi sarà possibile verificare se i blocchi funzionano veramente».«E' stato più volte rilevato – ha sottolineato il consigliere di Forza Italia – che delle nove centraline di rilevazione della qualità dell'aria installate e gestite da Arpat sul territorio comunale almeno 5 non registrano mai i dati riferito al famigerato PM 10, le cosiddette polvere sottili. Senza poi dimenticare che i blocchi del traffico non hannocopertura legale regionale, dato che la Regione Toscana con la deliberazione 990/03 ha abrogato la precedente deliberazione che introduceva livelli di attenzione e allarme per il PM 10, e comunque solo se venivano superati quelli di attenzione per cinque giorni consecutivi nel 50% più uno delle centraline, si dovevano prendere provvedimenti emergenziali limitativi sul traffico, tra cui pure le targhe alterne». (fn)