Investire in salute, Agostini (DS): "Molti gli apprezzamenti per la scelta fiorentina della Società della salute"

La Rete italiana Città Sane dell'OMS, a cui aderiscono 127 Comuni italiani, ha promosso il Meeting di Roma per approfondire e confrontare le esperienze realizzate. Al confronto hanno partecipato amministratori locali, esperti, tecnici e rappresentanti di associazioni."Nel momento in cui il Governo nega ai Comuni i fondi a garanzia e tutela di copertura di spesa sociale e, allo stesso tempo, si rifiuta di rinnovare i contratti ai lavoratori del pubblico impiego, protagonisti in prima linea nelle nuove politiche dei servizi pubblici – ha commentato Susanna Agostini, presidente della IV commissione, intervenendo al convegno – con grande responsabilità le città sono chiamate sempre più ad investire in salute facendo scelte di rinnovate priorità esigendo certezza di risorse".Il convegno si è tenuto oggi e ieri a Roma e vi hanno partecipato i Comuni di Firenze, Roma, Milano, Siena, Torino, Udine, Ancona, Foggia, Forlì, Mesagne, Modena e Padova."È necessaria piena comprensione, sia dei processi di acquisizione di risorse che dei meccanismi che definiscono l'allocazione delle stesse nel contesto dei bisogni e delle nuove politiche sul fronte sociale, sanitario e di promozione della salute – ha proseguito Susanna Agostini –. Firenze rientra a pieno titolo nell'ambito delle buone pratiche di salute, dettate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, in quanto protagonista di un percorso consolidato nel tempo che ha visto il contributo di diversi soggetti: istituzionali, associazioni di categoria, consulte. Con il Consorzio pubblico, la Società della Salute, il Comune e la zona sanitaria Firenze dell'Azienda Sanitaria Locale, esercitano funzioni di indirizzo, di programmazione, di governo e di gestione integrata delle attività socio-sanitarie, sanitarie-territoriali, specialistiche di base e dei servizi territoriali"."Una politica efficace per la salute non può prescindere dal tema delle risorse che rappresenta un aspetto cruciale nel rispondere alla domanda crescente di servizi sanitari, nell'affrontare l'integrazione socio-sanitaria e nella messa a punto di azioni di prevenzione e di promozione della salute – ha concluso la presidente della commissione sanità – .Con tali obiettivi occorre far crescere anche nelle istituzioni una nuova cultura e trovare la disponibilità di strumenti di supporto alle decisioni che consentano di effettuare le scelte e definire le priorità, a partire da analisi di costi/benefici. Per garantire ai cittadini di saper approntare risposte certe a nuove domande di servizi e di offerte di salute attraverso la conoscenza effettiva dei processi e delle loro conseguenze". (uc)