Approvato il piano di recupero dell'ex filiale Fiat in viale Belfiore, Giocoli (FI): «Un progetto troppo snob che non sarà fruibile dalla città e dai fiorentini»

«Un progetto troppo snob che non sarà fruibile dalla città e dai fiorentini». Questo il giudizio della consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli, che è anche componente della commissione urbanistica, a proposito della delibera che contiene il piano di recupero dell'ex filiale Fiat in viale Belfiore.«Fin dal momento della sua adozione, avvenuta con l'ultimo consiglio comunale della scorsa legislatura – ha aggiunto l'esponente del centrodestra – avevamo espresso un giudizio negativo sul progetto di recupero, così come ci era stato proposto. Molti consiglieri dell'allora maggioranza di centrosinistra si erano espressi con un voto negativo sulla proposta tanto che la delibera era passata con 16 voti favorevoli e 15 contrari. Anche oggi ribadiamo che non siamo contrari alla realizzazione di un albergo, anche se sarà dura riempire le più di duecento camere che si andranno ad aggiungere a quello di un altro hotel, poco distante e che sarà realizzato alla stazione Leopolda. Siamo contrari, invece, al progetto dell'architetto Jean Nouvel che è troppo chiuso, non aperto alla città, che sembra realizzato solo per garantire uno splendido isolamento agli ospiti dell'albergo».«Da un governo di sinistra – ha rilevato Bianca Maria Giocoli – ci saremmo aspettati un progetto che si apriva alla città, come quello delle Murate, e non un' "Isola dei famosi". Rimangono poi irrisolti i problemi evidenziati dai residenti: muro verde ancora troppo alto, visto che da 18,88 metri si è passati a 17,28 con la parte residenziale che rimane a venti metri di altezza; difficoltà di irrigazione con conseguente sperpero di acqua continua del prato verticale; probabile massiccia presenza di insetti. Infine preoccupa la stabilità del terreno alla luce del fatto che il parcheggio viene ridotto di un piano proprio per motivi idrogeologici».«Se avessero fatto parte della commissione che ha valutato le varie soluzioni – ha concluso la consigliera di Forza Italia – i cittadini avrebbero fatto vincere un progetto meno ammaliante di quello di Jean Nouvel ma sicuramente più in sintonia e rispettoso dell'ambiente circostante. La scelta di coinvolgere i fiorentini sarebbe risultata un significativo esempio di "urbanistica partecipata"». (fn)