Bosi (FI): «Sul "caso" Barile è doverosa una precisazione»

«Dispiace che si nasconda la verità e che si faccia passare l'astensione del centrodestra, consiglieri Pieri, Donzelli e Cellai, sull'apposizione delle lapidi dedicate al grande giurista Paolo Barile come un fatto di connotazione politica». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi.«Nel corso del dibattito in commissione toponomastica – ha spiegato Bosi - ho fatto presente che avrei preferito, per una questione di buon gusto, condivisa peraltro anche dal consigliere dei DS Marco Ricca, l'opportunità di collocare una lapide alla Fortezza e un'altra, o sulla facciata della casa in cui Paolo Barile è vissuto, o sulla facciata dell'edificio che ospitava lo studio legale, dove per tanti anni l'insigne costituzionalista ha lavorato. Anche nella dichiarazione di voto ho ripetuto le mie considerazioni, condivise dai miei colleghi del centrodestra e ho ripetutamente affermato che non c'era nessuna preclusione ideologica nella decisione di astenersi. Baruzzi, forse, era distratto al momento del mio intervento e spero che sia stato veramente così. In caso contrario debbo riconoscere che la faziosità antifascista ha ormai superato i limiti del buonsenso». (fn)