Domani sera in Palazzo Vecchio convegno sull'arsenale nucleare dell'Italia
L'Italia ha un vero e proprio arsenale atomico. Ma in questo modo il nostro paese viola la Costituzione ed il "Trattato di non proliferazione nucleare". E' quanto denunciano i rappresentanti del comitato fiorentino "Fermiamo la guerra" che questa mattina, in una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, hanno presentato il convegno "90 bombe atomiche nelle basi italiane" che si terrà alle 21 di domani nel Salone dei Duecento. All'incontro erano presenti anche il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Leonardo Pieri, ed il fisico Angelo Baracca.«L'occasione di dibattito pubblico di venerdì sera ha spiegato la rappresentante del comitato fiorentino "Fermiamo la guerra"- alla quale sarà presente Annamaria Guerrieri, sindaco di Ghedi, il paese in provincia di Brescia dove c'è una base militare che stocca bombe nucleari, ma anche Sauro Digiovanbattista, rappresentante del Social Forum di Brescia, la parlamentare Elettra Deiana ed il fisico Angelo Baracca, oltre che il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, rappresenterà un momento importante per informare i cittadini sulla reale situazione presente sul nostro territorio circa il pericolo nucleare».«Non tutti sanno che circa 90 bombe atomiche statunitensi sono presenti sul territorio italiano ha aggiunto si trovano nella base americana di Aviano, in provincia di Pordenone e in quella di Ghedi. In base ad accordi segreti la nostra aeronautica gestisce questo arsenale e il governo non ha smentito la presenza di tale materiale pericoloso all'interno delle basi».«Siamo allora una potenza nucleare? si è domandata Patrizia Creati - le popolazioni civili e il parlamento non sembrano essere a conoscenza della situazione, in piena violazione della Costituzione e del trattato di non proliferazione nucleare. Ciascuna delle bombe ha una potenza 10 volte superiore a quella di Hiroshima. Per questo motivo i cinque sindaci confinanti con la base di Ghedi, hanno intrapreso una campagna di trasparenza e sicurezza"».«La presenza di queste bombe contrasta con importanti leggi in vigore nel nostro Stato ha detto il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini - anche per questo motivo parteciperemo assiduamente a questo importante momento di dibattito e confronto di domani sera, consapevoli della necessità di fare informazione su temi ancora poco conosciuti e convinti dell'importanza di coinvolgere tutti i cittadini in un dibattito approfondito sul tema».«Il sindaco Leonardo Domenici ha accolto positivamente l'iniziativa del comitato fiorentino "Fermiamo la guerra" ha sottolineato il consigliere di Rifondazione Comunista Leonardo Pieri che inizialmente era stata lanciata dal sindaco di Hiroshima e che era stata poi accolta dai sindaci del bresciano. Il problema del nucleare non può essere ancora a lungo trascurato e Firenze deve impegnarsi in primo piano». (fn)