Sopralluogo Comune-Cna in Oltrarno fra le botteghe artigiane
Prima l'analisi, poi l'incontro e infine la verifica "sul campo". Un confronto aperto e costruttivo fra Amministrazione comunale e Cna sull'esodo dal centro storico delle attività economiche. Il fenomeno, come è stato ribadito in più di un occasione, sta registrando in questi ultimi tempi un'impennata che desta forti preoccupazioni per il presente e per il futuro: soprattutto in città, dove per diversi motivi (affitti onerosi, fondi destinati a cambiamenti d'uso, problematiche ambientali, telepass, ztl, cantieri aperti per la tramvia,ecc.) molti imprenditori stanno interrogandosi sul da farsi.Su queste tematiche Cna Firenze, col presidente e il coordinatore della città Roberto Ciulli e Franco Vichi, si era incontrata con la giunta di Palazzo Vecchio, per segnalare l'allarme e insieme valutare su come intervenire nel breve periodo, per non compromettere ulteriormente un tessuto economico attraversato pesantemente e prevalentemente dalla crisi economica, dal calo dei consumi e da una sempre più pressante competizione con gli altri paesi internazionali.All'appello della Cna hanno risposto tutti gli assessori di riferimento di Palazzo Vecchio, da Gianni Biagi (urbanistica), a Riccardo Nencini (promozione economica), a Eugenio Giani (tradizioni fiorentine) e Silvano Gori (attività produttive), dichiarando la disponibilità dell'Amministrazione ad esaminare più da vicino e con sinergia con le categorie economiche le situazioni di difficoltà dei vari settori imprenditoriali, favorendo misure e atti concreti per dare il proprio contributo ad una soluzione di sostegno alle imprese stesse.Dopo l'incontro tra i vertici cittadini di Cna e Amministrazione, la verifica. Gli assessori, insieme al presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi e al presidente provinciale di Cna Firenze Mauro Fancelli, hanno effettuato un sopralluogo nel quartiere più "artigiano" per eccellenza, l'Oltrarno, visitando fra l'altro oltre 20 botteghe tra Piazza Pitti, via dello Sprone, via dei Velluti e Santo Spirito."Al pari della tutela sulla residenza e/o degli esercizi storici, crediamo sia utile analizzare i cambiamenti di identità, di urbanizzazione, di socialità della città, permettendo una diversa e più robusta tutela delle attività economiche, altrimenti il rischio di spopolamento di artigiani, piccoli commercianti, è elevato, già nel breve periodo! Certe eccellenze di cui disponiamo potrebbero chiudere i battenti o emigrare altrove", ha sottolineato il presidente Ciulli.E la parte visiva, concreta, quella che trasforma le parole in fatti, non è mancata: gli assessori e i loro dirigenti si sono appuntati luoghi, vie, spazi e fondi inutilizzati, degradati, mancanza di aree attrezzate alla sosta e allo scarico merci, concordando con Cna sulla necessità di effettuare un piano di rilancio dell'area, riqualificando il tessuto connettivo e gli arredi urbani."Firenze hanno detto gli assessori è inserita nella lista Unesco del patrimonio mondiale dell'umanità, che racchiude i beni culturali e naturali di valore eccezionale, pertanto, anche questo importante pezzo di città, può e potrà beneficiare, attraverso un piano di gestione del centro storico, di risorse certe per il mantenimento di quelle caratteristiche eccezionali e allo stesso tempo per lo sviluppo sostenibile che ne accresca il valore, non a discapito della conservazione. Su queste basi potremo gettare già a partire dai prossimi giorni una forma di concertazione e di collaborazione tra Amministrazione e categorie, che si espliciti in progetti e in atti concreti".(fd)