Operazione antidegrado. Arrestata una famiglia di giostraie toscane specializzate nei furti e truffe con carte di credito rubate

All'apparenza sono tre donne molto belle e distinte dedite allo shopping nei negozi del centro storico ma in realtà hanno numerosi precedenti penali per furti nei supermercati, gioiellerie, negozi di moda utilizzando carte di credito rubate. Sono state smascherate e arrestate dal reparto antidegrado della Polizia Municipale martedì mattina, nel corso di un'operazione sul Ponte Vecchio e sono accusate di vari reati, tra cui associazione a delinquere, furto aggravato, uso illecito di carte di credito, falsità in atto materiale, sostituzione di persona. Ora sono detenute nel carcere di Sollicciano.Le tre donne, G. F. nata a San Miniato (in provincia di Pisa) nel 1964, N. A. nata a Prato nel 1985 e S. E. R. nata a Pisa nel 1982, sono giostraie ed appartengono tutte allo stesso nucleo familiare.G. F. è infatti madre di N. A. e zia di S. E. R.L'operazione è stata resa possibile grazie alla segnalazione di alcuni commercianti della zona ed anche questo è il frutto dei buoni rapporti che si sono costituiti tra i negozianti e gli agenti del reparto antidegrado.Le tre donne sono state fermate in una gioielleria sul Ponte Vecchio mentre stavano aspettando di terminare una transizione con carta di credito per acquisti di gioielli per 2700 euro.Dopo alcuni accertamenti, gli agenti hanno scoperto che le tre donne erano in possesso della carta di credito rubata, di altri gioielli acquistati poco prima per un valore di 1900 euro, di biancheria per la casa per 800 euro, di 2000 euro in valuta anche straniera oltre a cellulari, altra merce acquistata nel centro storico ed una carta d'identità contraffatta.Martedì, verso le 14,30 la pattuglia della Polizia Municipale dopo avere effettuato alcuni controlli nella zona di Ponte Vecchio sequestrando a venditori abusivi un centinaio di oggetti tra borse ed occhiali, ha ricevuto la segnalazione di alcuni commercianti che riferivano di tre donne sospette.È stato l'ispettore Stefano Fè a rintracciare le donne nella gioielleria e a fermarle per dei controlli dai quali è risultata una carta d'identità palesemente contraffatta. Insieme ai colleghi hanno verificato la presenza nelle loro borse di molto denaro, di cui non sono riuscite a spiegare la provenienza, gioielli acquistati poco prima in un negozio in via Por Santa Maria per un valore di 1900 euro e articoli di biancheria per la casa per 800 euro. Grazie al controllo con l'ufficio antifrode dell'American Express, titolare della carta di credito in possesso delle donne, è risultato che era stata rubata in mattinata ad una negoziante del centro storico che non si era accorta del furto.Alle tre donne sono stati sequestrati anche tre cellulari e nell'auto che avevano parcheggiato in piazza Santa Maria Novella, sono stati trovati altri tre cellulari, una borsa ed un paio di scarpe acquistate in un negozio in Piazza della Stazione, una carta d'identità intestata a S. E. R. priva però della fotografia che era stata spostata sull'altro documento contraffatto ed una carta d'identità, rubata sempre martedì mattina ma ad una negoziante di piazza Tasso insieme a denaro e ad un'altra carta di credito che non è stata trovata.In un'altra operazione, la squadra antidegrado ha sequestrato un furgone che trasportava cibo ai venditori ambulanti senegalesi nel centro storico. L'automezzo, con assicurazione falsificata, era guidato da una donna magrebina, ed è stato sequestrato dagli agenti della Polizia Municipale. (uc)