Fiorentina, sondaggio di Razzanelli (UDC) commissionato all'istituto Freni: «Tifosi pessimisti sulla permanenza in serie A»

«Solo il 6% dei fiorentini ritiene molto probabile che la Fiorentina resti in serie A. La maggioranza, infatti, precisamente il 54%, è pessimista al riguardo». È quanto emerge dal sondaggio su "La crisi della Fiorentina", commissionato dal capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli all'Istituto Freni.«Da vecchio tifoso viola – ha spiegato Razzanelli - passando dal bar ‘Marisa' ho potuto verificare che la situazione è davvero frizzante. È per questo motivo che ho dato l'incarico a Freni di tastare il polso alla città, e soprattutto di vedere cosa ne pensano i cittadini da un lato e i tifosi dall'altro.In tutto, sono stati intervistati telefonicamente 254 persone e 56 frequentatori del famoso ritrovo dei tifosi di fronte allo stadio comunale. Sono proprio questi ultimi a sperare ancora in un miracolo (il 19,6%), ma anche tra loro a farla da regina è la rassegnazione (il 35,7% crede che rimanere in A sarà poco probabile). I maggiori imputati del fallimento sono i giocatori: più della metà degli intervistati li indica come i principali responsabili del tracollo. Ma oltre il 20% indica la proprietà e, a seguire, l'allenatore e i responsabili tecnici. I veri tifosi, dal canto loro, se non mancano di inasprire le critiche verso la proprietà e i tecnici, chiamano in causa anche i presunti torti subiti per colpa degli arbitri (16,1%) e l'ostilità dei vertici del potere calcistico, in primis la Lega Calcio (17,9%). Mentre i tifosi del bar Marisa danno la colpa più che altro all'allenatore (30,4%). Ma il peggio, a quanto pare, deve ancora venire, se il 50,7% è convinto che la squadra, in caso di retrocessione, rischierebbe di rimanere in B qualche anno. Il 49% invece è fiducioso: dopo un anno, i viola tornerebbero in serie A. Tra i più ottimisti, ovviamente, i tifosi, anche se il 40% pensa che la ‘sosta' in B non sarebbe brevissima».Quali provvedimenti, poi, andrebbero assunti nei confronti dei principali "imputati", ovvero i giocatori? «Più di un intervistato su quattro – ha spiegato il capogruppo dell'UDC - propenderebbe a mantenere la squadra nella sua interezza anche in caso di retrocessione. Meno di uno su sei venderebbe in blocco i giocatori e ripartirebbe da zero, con una squadra nuova. Ma la maggioranza è per una via di mezzo: eliminare le "mele marce" e mantenere i giocatori migliori. Così almeno la pensa il 45%. Percentuale che sale al 57% tra i clienti del bar ‘Marisa'.Se tra i cittadini è poi forte il desiderio di richiamare nello staff tecnico una figura di prestigio come quella di Giancarlo Antognoni (21%), oltre il 60% dei tifosi esprime riserve in merito. Per il 48%, si tratterebbe di una scelta per niente vantaggiosa. Stando alle interviste, una retrocessione in B avrebbe poi negative ricadute sugli abbonamenti allo stadio, che rischierebbero una diminuzione del 20%, e a Sky, che diminuirebbero in generale dell'11%, e tra i tifosi del bar Marisa del 45%. Crescerebbe invece del 17% l'audience radiofonica».«Per quanto riguarda la proprietà – ha aggiunto Razzaneli - il 79% crede che Della Valle rimarrebbe saldo al suo posto. E questa percentuale sale tra i tifosi. Tutto questo, nonostante i suoi errori nella scelta dei tecnici e dei giocatori; nel complesso, chi segue il calcio a Firenze non ha dubbi sulle sue disponibilità economiche e sul suo interesse di riportare i viola allo splendore di un tempo. Alla domanda su chi potrebbe essere interessato ad una retrocessione in B della squadra, oltre il 45% risponde ‘la Lega Calcio', il 17% ‘le grandi squadre del nord' e il 15 la ‘Federazione Calcio'. Oltre il 25%, invece, ritiene che nessuno abbia interesse affinché la Fiorentina vada in B».«Una situazione preoccupante per tutti quelli che hanno a cuore le sorti della nostra squadra – ha concluso il capogruppo dell'UDC - situazione che ci auguriamo possa essere risolta da una prestazione vincente a Verona contro il Chiedo». (fn)