Quartiere 4: "Orientoccidente: una mano a chi dà una mano". Detenuti e malati psichici aiutano le vittime dello tsunami con prodotti artigianali
Mettere in vendita prodotti artigianali realizzati da malati psichici e detenuti per aiutare le popolazioni del sud-est asiatico colpite dallo tsunami: il primo appuntamento sarà sabato prossimo davanti al negozio InCOOP nel viale Talenti, dalle 9,00 alle 18,00.È questa la finalità dell'iniziativa "Orientoccidente: una mano a chi dà una mano", promossa dal Quartiere 4, Lions Club Ponte Vecchio e dall'associazione Humanitas dell'Isolotto, in collaborazione con i servizi di salute mentale dei distretti dei Quartieri 2 e 4 (diretti dai dottori Gemma Brandi e Giuseppe Saraò), con il carcere di Firenze (diretto dal dottor Oreste Cacurri), con il gruppo psichiatrico "Autoaiuto Nicola" (presieduto da Milva Vettori) e con l'associazione "Pantagruel" (presieduta da Giuliano Capecchi).Il progetto prevede di vendere prodotti artigianali e artistici realizzati dai malati psichici e dai detenuti: manufatti, piante verdi e in fiore, quadri, cataloghi di opere d'arte, bambole di pezza, quadri, libri. Una parte della cifra pagata sarà riservata all'autore dell'opera ed il resto sarà destinato a sostenere le popolazioni colpite dallo tsunami.In questo modo sarà possibile aiutare le popolazioni del sud est asiatico e fornire un contributo a malati e detenuti. (uc)