Consiglio comunale sul lavoro, Di Giorgi: «Dai giovani ricercatori il salto di qualità per la nostra economia. Ma le imprese non vogliono innovare»
«A Firenze è sempre più difficile, per i giovani laureati, poter svolgere ricerca nell'università sfuggendo al precariato». Lo ha detto la vicepresidente del consiglio comunale Rosa Maria di Giorgi intervenuta nella seduta di questo pomeriggio, dedicata alle politiche del lavoro.«Nella nostra area siamo in grado di fare ricerca di altissimo livello ha ricordato Rosa Maria Di Giorgi sia all'università che presso gli istituti del "Consiglio nazionale delle ricerche". Tuttavia questa grande potenzialità non è sfruttata né dagli enti pubblici né dal mondo dell'imprenditoria. Firenze e il nostro paese possono vivere la sfida della competizione con l'innovazione dei processi, le intelligenze ed i saperi ma la situazione dei giovani che intenderebbero fare ricerca è sempre più drammatica. Attualmente, invece, per tutti i giovani ricercatori la possibilità di poter lavorare dipende dalla capacità dei propri docenti e dirigenti di procurasi all'esterno risorse. Tutto questo implica una totale incertezza per il proprio futuro e l'impossibilità di far parte del mondo lavoro in modo consolidato».«Purtroppo ha aggiunto la vicepresidente de consiglio comunale l'impresa toscana dedica poca attenzione all'innovazione e quindi i rapporti con chi fa ricerca sono sporadici e spesso a termine, data la poca propensione del privato a rischiare per innovare. E' per questo che nella nostra area, nonostante la capacità di produrre brevetti da parte dei nostri ricercatori, esistono ancora troppi pochi consorzi per la ricerca e poche imprese capaci di acquisire i risultati della ricerca stessa».«Uno strumento utile ha concluso Rosa Maria Di Giorgi per intensificare i rapporti tra il mondo della ricerca e quello dell'impresa è già stato indicato, qualche mese fa, dal consiglio comunale. Chiedevamo l'istituzione di un apposito ufficio presso l'assessorato all'innovazione e alle strategie di sviluppo. Questo ufficio, però, non pare ancora aver iniziato in modo proficuo il suo lavoro. Servono provvedimenti urgenti per favorire il trasferimento tecnologico: è questo il volano per far decollare un'economia innovativa nel nostro territorio». (fn)