Firenze Dakar, parte "Carovana X", gli aiuti umanitari viaggiano sui camion dalla Toscana al Senegal
"Una Firenze Dakar della solidarietà". Così l'assessore alla cultura Simone Siliani ha definito il Progetto Carovana X, il convoglio di aiuti umanitari che il prossimo marzo partirà da Firenze per arrivare in Senegal, attraversando Farncia, Spagna, Marocco e Mauritania. L'iniziativa è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio, oltre che da Siliani, dal presidente del quartiere 1 Stefano Marmugi e dagli organizzatori Antonio Berti e Gabriele Palloni. I camion con più di 60 persone a bordo caricheranno materiale di aiuto, - materiale didattico, sanitario, attrezzature - da destinare alla popolazione locale della capitale senegalese e dei villaggi limitrofi."Si tratta di una grande operazione di aiuti umanitari ha aggiunto l'assessore Siliani- ma anche di una forma importante di sensibilizzazione e attenzione ai temi dello sviluppo equo e solidale"Già da alcuni anni i volontari del Centro delle Culture d'Italia, hanno iniziato in Senegal un processo di trasformazione sociale indirizzato al miglioramento della sanità, dell'educazione e della qualità della vita, che oggi conta su una rete di oltre 12.000 persone che lavorano in attività auto-organizzate. In appoggio a queste iniziative i membri del Centro delle Culture hanno iniziato in Italia una raccolta di materiali e fondi, realizzando la spedizione di un container l'anno. Il rapido sviluppo dei progetti in Senegal, ha fatto sorgere la necessità di creare uno strumento più dinamico che risolvesse i problemi burocratici di una spedizione dal nostro paese.Il Comune di Firenze ha dato il suo sostegno e la collaborazione al progetto. A tutt' oggi la Misericordia di Calenzano ha domato due ambulanze a carovana X, mentre l'ospedale Villa Fiorita di Prato 26 letti ospedalieri. E poi un carico didattico è arrivato da parte della cartoleria "Benini" di Firenze, mentre al materiale informatico e ai computer usati ci ha pensato la ditta CED di PratoI responsabili del progetto hanno fatto sapere che l'organizzazione sta ancora cercando altro materiale necessario alla realizzazione di scuole, per la formazione di educatori sanitari, per corsi di informatica, per l'urbanizzazione dei villaggi, per una campagna a favore dei diritti delle donne e per attività ricreative e sportive e siamo aperti ai contributi di enti, aziende e ovviamente, privati.(lb)