Pettini e Rotondaro (Comunisti Italiani): «L'apertura della zona a traffico limitato il sabato pomeriggio è un provvedimento assurdo e sbagliato»
«L'apertura della zona a traffico limitato il sabato pomeriggio è un provvedimento assurdo e sbagliato». E' quanto sostengono il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro e il consigliere Luca Pettini che è anche componente della commissione ambiente e trasporti.«In un periodo in cui tutta la città è e sarà sempre più sottoposta ad uno stress da traffico ed ingorghi hanno aggiunto Pettini e Rotondaro - a causa dei cantieri, in cui quindi sarebbe logico privilegiare il mezzo pubblico e scoraggiare la mobilità privata, come del resto solennemente proclamato in tutte le prese di posizione ufficiali, pare incredibile che sia stato deciso di aprire la ztl il sabato pomeriggio».«Questo provvedimento è sbagliato hanno spiegato i due consiglieri dei Comunisti Italiani - perché, in contrasto con quanto viene scritto in tutti i documenti ufficiali, incoraggia il traffico privato a scapito di quello pubblico. E' anche un provvedimento completamente assurdo, perché il sabato pomeriggio la gran parte dei cittadini non lavora ed ha quindi l'opportunità di andare in centro a piedi o in autobus senza problemi. Non capiamo a chi giovino decisioni come questa. Se tutto ciò è stato fatto per fare piacere a qualche commerciante, si è dato prova di provincialismo e scarsa lungimiranza. Si pensa veramente che i cittadini ed i turisti siano invogliati a fare compere in un centro imbottigliato e puzzolente?»«Mercoledì scorso hanno ricordato Pettini e Rotondaro c'è stata una riunione di maggioranza sulla mobilità dalla quale erano emersi indirizzi completamente diversi. In quella sede nessuno degli assessori presenti ha fatto cenno all'intenzione di aprire la ztl il sabato pomeriggio. A questo punto chiederemo la convocazione urgente di tutte le forze della maggioranza per un chiarimento. In quella sede porremo la questione di un ritiro del provvedimento. Nel frattempo ci mobiliteremo insieme a tutti quei cittadini che, pur non facendo parte di lobby o corporazioni, chiedono una città più vivibile e rivendicano il loro diritto alla salute». (fn)