Rave party, Bosi (FI): "Mai più eventi come questo al parco delle Cascine"

"Non si può più tollerare che le Cascine diventino teatro di eventi come quello accaduto nei giorni scorsi. Il Comune deve chiedere una cauzione a chi vuole organizzare manifestazioni". E' quanto dichiara Enrico Bosi (Fi) vicepresidente della commissione cultura."Io non desidero che il parco diventi qualcosa di ‘ingessato' – spiega Bosi – nel quale sia proibito ogni genere di manifestazioni, ma non si può certo tollerare che le Cascine diventino teatro di quanto accaduto nei giorni scorsi. E' necessario che il Comune richieda una cauzione a chi vuole organizzare manifestazioni alle Cascine e che si affrettino i tempi per la realizzazione di un organismo che sovrintenda alla gestione oculata del polmone verde di Firenze"."Non si può continuare con un permissivismo che non ha alcun fondamento – sottolinea Bosi –. Perfino l'assessore Cioni ha detto basta alla periodica invasione del parco da parte dei peruviani, che lo utilizzano per barbecue e per scampagnate che lasciano i prati in miserevoli condizioni, impedendo la ricrescita del manto erboso".L'esponente azzurro spiega poi che la commissione cultura nella seduta odierna si è occupata del rave party e delle sue conseguenze sul parco. "Come avevo preannunciato – dichiara Bosi – ho lanciato la proposta di una mozione unitaria, dopo il positivo esempio della mozione sulla ‘notte bianca', in cui chiedevo l'energica condanna del grave fatto e la richiesta di negare per il futuro l'uso del parco delle Cascine per raduni di tal genere, che diventano occasioni di spaccio di stupefacenti e di vandalismi all'insegna di una pseudo-cultura musicale e di un errato modo di porsi nei confronti delle vere problematiche giovanili, alle quali non sono certo contrario"."Ho anche chiesto – continua il consigliere di Forza Italia – che l'assessorato alla Cultura, prima di concedere l'autorizzazione per l'uso delle Cascine, che peraltro nell'occasione è mancato, valuti la qualità della proposta ed il rapporto che esiste con la sostenibilità del parco a sostenere l'offensiva di migliaia di persone".Ma, si rammarica Bosi, "la mia richiesta di approvazione unanime di una condanna dei fatti e dell'istanza da me sollecitata di non concedere indiscriminatamente per l'avvenire il parco ha visto la commissione divisa e pertanto non si è potuti giungere, l'impegno del presidente Dario Nardella, ad un pronunciamento unitario". Comunque, conclude Bosi, "i consiglieri della Casa delle Libertà presenti in commissione (Massimo Pieri di Forza Italia, Jacopo Cellai e Giovanni Donzelli di Alleanza Nazionale) hanno apprezzato il senso della mia proposta". (mf)