Seminario sulla situazione lavorativa a Firenze, preparatorio del Consiglio Comunale del 2 maggio

"Siamo di fronte ad un aumento dei micro conflitti per le cause di lavoro, sia individuali che collettivi ed esistono problematiche salariali. Nel consiglio comunale di lunedì prossimo forniremo ai consiglieri una serie di schede sulle vertenze occupazionali della nostra area che hanno riguardato la nostra Amministrazione Comunale".Così l'assessore alle politiche del lavoro, Riccardo Nencini, ha parlato dell'iniziativa di lunedì 2 maggio, quando, proprio all'indomani della festa dei lavoratori, il consiglio comunale sarà monotematico ed avrà un unico argomento all'ordine del giorno: le politiche del lavoro. Per l'occasione, stamani si è tenuta la riunione della seconda commissione consiliare presieduta da Francesco Ricci per discutere delle tematiche che saranno affrontate lunedì prossimo.Stato dell'economia fiorentina, prospettive di sviluppo dell'area e stato dell'occupazione a Firenze, prospettive offerte dal Piano Strategico, servizi ai lavoratori ed alle imprese.Questi gli argomenti proposti stamani all'assessore alle politiche del lavoro, Riccardo Nencini.La riunione, che si è svolta sotto forma di seminario, è stata propedeutica al consiglio comunale di lunedì prossimo e vi hanno partecipato anche le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali e dopo la relazione dell'assessore, sono intervenuti alcuni dei partecipanti."Ci sono temi importanti in discussione per capire il momento che sta vivendo Firenze e le prospettive – ha commentato il presidente della commissione, Francesco Ricci –. Il Comune ha un ruolo strategico per una buona gestione delle sue partecipate che sono un indotto che creano altro lavoro. Strategica è la buona gestione delle attività del Comune di Firenze. Il consiglio comunale di lunedì rappresenta un fatto politico molto importante, è una prima riflessione sullo sviluppo del nostro territorio".L'assessore Riccardo Nencini ha introdotto la sua relazione indicando i tre filoni che avrebbe affrontato."Le dinamiche ed i processi della nostra economia territoriale; la presenza nel nostro territorio di imprese multinazionali; lo stato delle condizioni di lavoro nel nostro territorio, quindi anche la qualità e la sicurezza dei luoghi di lavoro"."Firenze e la Toscana non vivono un ciclo diverso da quello nazionale – ha commentato l'assessore –; ci sono, nel nostro territorio, energie positive ed importanti che lavorano per creare attività di ripresa. Dobbiamo iniziare a pensare ad un modello di sviluppo non chiuso, come quello delle reti che si arricchisce con le interazioni territoriali. I motori produttivi nel nostro Paese sono il nord-ovest da una parte e Roma e il Lazio dall'altra: bisogna pensare ad un sistema di territorio che si allea e che vede come soggetti Firenze, Prato e Pistoia, dando origine ad un'unica massa critica".Un occhio di riguardo va rivolto ai rapporti con l'Università e ad un'idea territoriale aperta; non per altro ci sono coabitazioni con realtà lavorative internazionali."Non possiamo pensare al nostro territorio se non consideriamo i processi di sviluppo attivi o i processi internazionali passivi come accade per l'Elettrolux – ha sottolineato Riccardo Nencini –. La variazione di attività strategica della Galileo Avionica è il primo esempio di internazionalizzazione che ha importato un ramo di impresa inglese. Se non consideriamo nella giusta misura le piccole e medie imprese e non organizziamo il terreno che gli dia stabilità, dovremo prepararci ad anni bui. Bisogna ripensare ad una rete commerciale in città".Altro argomento che è stato affrontato dall'assessore e commentato dai partecipanti alla riunione, è quello del futuro del polo ferroviario: Firenze è e deve rimanere un centro di eccellenza della progettazione ferroviaria."Non si può parlare di lavoro se non si parla di ciò che determina le occasioni di lavoro; Firenze è straordinariamente il luogo di progettazione dell'ingegneria ferroviaria. È inconcepibile – ha commentato l'assessore – che si possa pensare di smontare questo polo di progettazione ferroviaria, attorno al quale vivono un'economia locale e delle specializzazioni umane non indifferenti. I rapporti con Pistoia non devono essere di antagonismo o di concorrenza ma di integrazione"."Tre anni di esperimenti di precarizzazione, di flessibilità lavorativa hanno dimostrato che la soluzione migliore e più gettonata sul territorio, è l'occupazione a tempo indeterminato – ha sottolineato Riccardo Nencini –. Siamo di fronte ad una fase occupazionale che deriva da una forte implementazione delle occasioni di lavoro, grazie soprattutto all'insieme di lavori alle infrastrutture che stanno cambiando il volto della città e che hanno fatto da volano. Vedo l'insorgenza nei rapporti di lavoro di un tema critico come quello della sicurezza nei luoghi di lavoro ed anche per questo vanno qualificati gli accessi ai cantieri per garantire, a chi lavora ma anche a chi non lavora, la necessaria sicurezza. Quello che è successo al cantiere del Palazzo di Giustizia ne è un chiaro esempio".Oltre all'assessore Riccardo Nencini ed al presidente della seconda commissione Francesco Ricci, hanno partecipato alla riunione il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, i consiglieri Marco Stella, Marco Carrari, Marco Fusi, Michele Morrocchi, Anna Nocentini e Riccardo Sarra, tutti della seconda commissione.Inoltre, Marco Fabbri e Alfredo Ceccanti (API-Firenze), Alberto Romaniello (Confartigianato), Lorenzo Cellini (Associazione Industriali), Carlo Chinnici (Asso Tosca), Luigi Nenci (CNA), Alessandro Mari e Simone Morosi (Confcommercio), Alfonso dell'Orso (Compagnia delle Opere), Massimiliano Paoli (CIA), Lorenzo Perra (CISPEL), Giuliano Giuliani (Lega Toscana Cooperative), Andrea Montagni (CGIL), Giovanni Ronchi (CISL), Arturo Papini (UIL), Carlo Scarzanella (AGCI). (uc)