Le celebrazioni in ricordo della costituzione del governo provvisorio della Toscana

"Una data da ricordare perché segna un momento fondamentale nel Risorgimento e nel processo di unità nazionale". E' quanto dichiara l'assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani in occasione della collocazione di una corona di alloro sotto la lapide che in Palazzo Vecchio, per la precisione nei pressi della Sala Rossa, ricorda il 27 aprile 1859. Un giorno importante nella storia di Firenze e dell'Italia perché, come si legge nella lapide, proprio "in queste sale si costituì il governo provvisorio. Ebbe sede dal luglio 1859 al marzo 1860 il libero governo della Toscana libera che, animatore e capo Bettino Ricasoli, operò, lottò e vinse perché nascesse per voto di popolo la nuova Italia unita".Come ha spiegato Giani, infatti, il 27 aprile 1859 il granduca Leopoldo II lasciò Firenze e nelle ore successive fu formato il governo provvisorio. "Fu il primo atto di un processo che si concluse con il plebiscito di annessione della Toscana al Regno d'Italia, un momento importante del Risorgimento Italiano". Anzi, come ha aggiunto Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini, il risultato del plebiscito toscano contribuì in modo determinante per l'unità d'Italia scardinando la divisione del nostro paese decisa a tavolino dalle grandi potenze dell'epoca, prima tra tutte la Francia.Ebbene, per sottolineare l'importanza di questa data e in generale per rinverdire la memoria del Risorgimento, l'assessore Giani ha annunciato che dal prossimo anno in occasione del 27 aprile verrà organizzato un convegno sul Risorgimento fiorentino e in particolare sugli eventi di quello specifico periodo. "Intanto quest'anno – ha concluso l'assessore Giani – celebreremo questa data ripulendo la lapide in Borgo San Lorenzo che ricorda Giuseppe Dolfi, l'anima popolare del Risorgimento fiorentino". (mf)