Bussini elettrici, Cellai (An): "Per i fiorentini i soldi non ci sono mai"
Una decisione sconvolgente. E' questo il commento del vicecapogruppo di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai alla decisione annunciata dal vicesindaco e assessore alla mobilità Vincenzo Matulli in merito alla conclusione del servizio gratuito dei bussini elettrici per i residenti nella provincia di Firenze. "Dal primo maggio i bussini elettrici saranno invece soggetti a ordinario pagamento, al pari degli altri mezzi Ataf. Ma - precisa Cellai - i bussini elettrici svolgono due funzioni essenziali: permettere agli anziani e a tutti coloro che hanno difficoltà fisiche di raggiungere luoghi, in modo particolare del centro storico, non serviti dalle ordinarie linee Ataf e salvaguardare le fasce economiche più deboli garantendo loro un minimo diritto al trasporto"."I bussini ricoprivano ad oggi una funzione sociale doverosa e sacrosanta - continua il vicecapogruppo di An - che rappresentava peraltro l'unico servizio di trasporto gratuito in città. Adesso molte di queste persone dovranno rinunciare anche a questo minimo diritto, perché non possono permettersi di pagare il prezzo ordinario del biglietto. Che continua ad essere uguale sia per chi percorre trecento metri sia per chi percorre due chilometri"."Con tutti i disagi che i lavori ed i cantieri stradali stanno arrecando ai cittadini - ribadisce l'esponente di An - , l'Amministrazione Comunale non trova di meglio da fare che ripagarli chiedendo ancora più soldi. Così in meno di due settimane l'Isolotto è diventata l'ennesima zcs con parcheggi a pagamento ed i bussini elettrici non sono più gratuiti".Ogni anno i bussini sono costati al Comune circa 200 mila euro, "evidentemente troppi - si rammarica Cellai - per dar seguito alla gratuità del servizio. Perché per i fiorentini i soldi non ci sono. Per costruire e regalare le case ai rom invece i tre milioni di euro si sono magicamente trovati". (mf)