60° della Liberazione, tour dei Comunisti Italiani nei luoghi simbolo della Resistenza

Un richiamo forte ai valori della Resistenza e dell'antifascismo e un monito contro chi vuole cancellare i valori fondanti della nostra Repubblica. E' lo spirito dell'iniziativa, organizzata dai Comunisti Italiani per il 60° della Liberazione, che ha visto un tour lungo i luoghi simbolo della Resistenza a Firenze ed in provincia, con l' intenzione di rendere un omaggio particolare alla medaglia d'oro al valor militare Bruno Fanciullacci. Hanno partecipato, tra gli altri, l'onorevole Severino Galante, il neo consigliere regionale, Eduardo Bruno, il capogruppo in Palazzo Vecchio Nicola Rotondaro ed i consiglieri comunali Lorenzo Marzullo e Luca Pettini.Prima tappa in piazza Fanciullacci, vicino a Villa Triste, che fu sede della banda Carità e dove Fanciullacci fu torturato e ucciso il 15 luglio del 1944. Qui è stata posta una corona d' alloro alla presenza della sorella di Bruno Fanciullacci, Giuseppina.Il tour ha poi fatto sosta a Campo di Marte, insieme ad una delegazione dell'ANPI (l'associazione partigiani d'Italia), davanti al sacrario di Leandro Corona, Ottorino Quiti, Antonio Raddi, Adriano Santoni e Guido Targetti. Tutti, eccetto il primo, erano originari di Vicchio di Mugello e furono fucilati dai fascisti il 22 marzo 1944 sotto la torre di Maratona per essersi rifiutati di indossare l'uniforme dell'esercito di Salò. La delegazione dei Comunisti Italiani ha proseguito per Pontassieve, dove ha fatto sosta in via Fanciullacci insieme all'assessore Sauro Selvi, poi per Monte Giovi, dove c'è un monumento alla Resistenza, successivamente a Contea, vicino a Londa, dove un cippo ricorda il sacrificio del partigiano Albino Cecchini. Qui erano presenti i sindaci di Londa e Rufina ed Angiolino Cecchini, fratello di Albino.L'iniziativa si è conclusa a Padulivo, una frazione di Vicchio. (fn)