Come fare la "spesa" riducendo i rifiuti, ecco la proposta presentata in Palazzo Vecchio

L'obiettivo è quello di ridurre i rifiuti comperando i prodotti con il contenitore più ecologico, quello con meno strati di carta e plastica. Un esempio di spesa "ecologica" è stata presentata questa mattina in Palazzo Vecchio dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, dal presidente e dalla vicepresidente della commissione ambiente, Gregorio Malavolti e Ornella De Zordo, e Irene Ivoi, esperta in politiche di prevenzione rifiuti.«I consumatori hanno un potere – ha rilevato il presidente Cruccolini – possono condizionare, con i loro acquisti, la produzione. Le battaglie condotte dai movimenti hanno costretto le grandi multinazionali, in alcuni casi, a cambiare prodotti».«Un caso eclatante di riduzione degli imballaggi riguarda l' acqua – ha detto Cruccolini – le acque minerali in bottiglia sono più costose rispetto a quella del rubinetto e comportano la necessità di smaltire milioni di contenitori in plastica e vetro. L'acqua del rubinetto ha tali garanzie di qualità che il Comune di Firenze ha deciso di reintrodurla come bevanda nelle scuole. Per questo invito i fiorentini a contribuire ad un calo sostanzioso delle vendite di acqua minerale: meno bottiglie acquistate vorrà dire meno bottiglie da trasportare e poi smaltire».«L'assessorato agli stili di vita – ha ricordato il presidente della commissione ambiente Malavolti – sta lavorando insieme alla associazioni all'apertura di uno sportello "eco-equo" per informare i cittadini su tutte quelle piccole pratiche che possono essere attuate senza sforzo per ridurre l'impatto ambientale e sociale dei nostri consumi. La sensibilità e le soluzioni ci sono, ora si tratta di informare in maniera capillare i cittadini».«Si può comprare frutta e verdura fresca, carne, formaggi e affettati al banco e sfusi – ha spiegato la vicepresidente della commissione ambiente Ornella De Zordo – oppure in confezioni riciclabili. Le confezioni da preferire sono quelle "formato famiglia" rispetto alle "mini confezioni": fanno risparmiare soldi e imballaggi. In secondo luogo si deve puntare sui prodotti "riutilizzabili" rispetto a quelli "usa e getta", come spazzolini, rasoi, stoviglie: gli oggetti monouso diventano subito rifiuto. Sono preferibili i prodotti confezionati con un unico materiale invece di quelli con imballaggi a multistrato: si può acquistare, ad esempio, maionese e dentifricio senza il tubo di cartone».«La Regione – hanno sottolineato Cruccolini, Malavolti e Ornella De Zordo – potrebbe adottare disposizioni per incrementare i prodotti "alla spina": per ora questa opportunità vale solo per i detergenti per la casa ma presto potrebbe essere estesa anche a quelli per l'igiene personale. Un materiale fondamentale è il "Mater-Bi" . Si tratta di un prodotto di origine vegetale e biodegrabile al 100%, perfetto per realizzare compostaggio insieme agli scarti di cucina. Sono già pronte buste di questo materiale da utilizzare nei supermercati. Sempre la Regione potrebbe incentivare i catering a utilizzare stoviglie con questo materiale».«L'obiettivo – ha commentato Ornella De Zordo – non è solo quello di produrre meno rifiuti, per evitare ad esempio soluzioni pessime e dannose come quelle degli inceneritori, ma anche per consumare meno energia per la produzione di oggetti che diventeranno subito rifiuti. Un nuovo modello di consumo è di sviluppo è dunque possibile. Ed è un modello nuovo e moderno».«Questo tipo di spesa - ha concluso Eros Cruccolini - può essere un inizio di percorso per il progetto "rifiuti zero"». (fn)