Intitolata una strada a Monsignor Leto Casini

"Via Monsignor Leto Casini medaglia d'oro alla memoria". Da oggi il tratto di strada (parallelo alla ferrovia Firenze-Roma) che inizia in via Matteo Marangoni e termina in via del Gignoro porta questo nome. La cerimonia di scoprimento della targa stradale è avvenuta stamani alla presenza dell'assessore alla toponomastica Eugenio Giani, del sindaco di Firenzuola (città natale di Casini) Claudio Corbatti, del vicepresidente del quartiere 2 Stefano Zecchi, del rabbino capo di Firenze Josef Levi, di monsignor Alberto Alberti e del capogruppo Ds in consiglio comunale Ugo Caffaz e dell'ex capogruppo della Margherita Gianni Conti, che proposero questa intitolazione nel 1993 e il consiglio comunale votò all'unanimità."La scelta di dedicare una strada a monsignor Leto Casini – ha sottolineato l'assessore Giani – vicino alla parrocchia dove per tanti anni animò la vita pastorale, corrisponde al senso di rispetto che l'Amministrazione comunale ha voluto esprimere verso una figura importante nell'affermazione dei valori della pace, delle relazioni interreligiose e della difesa dei diritti di libertà. E' significativo che la giunta ha voluto dare il via libera definitivo proprio in prossimità del 'Giorno della memoria', per accrescere il valore e il significato di questa intitolazione così come questa inaugurazione che cade in prossimità del 25 aprile, 60° della Liberazione nazionale".Monsignor Casini è stato parroco di San Piero a Varlungo e, nel periodo fra il 1937 e 1947, si è distinto per prestare aiuto ai cittadini di religione ebraica perseguitati. Monsignor Casini fu incaricato dal cardinale Elia Dalla Costa di accogliere gli ebrei e aiutarli nel tempo difficile e tragico delle leggi razziali e della persecuzione antisemita. Fu anche detenuto nelle carceri toscane, subì interrogatori a villa Triste da parte dei repubblichini della "banda Carità", escogitò stratagemmi per ottenere visti, permessi, soggiorni per gli ebrei, proteggendoli dall'accanimento nazi-fascista e, spesso, nascondendoli in luoghi religiosi."A quei tempi – ha spiegato Caffaz – gli eroi erano pochi. E lui era uno di quelli e seppe stare dalla parte giusta. E' stato grazie a lui che da Firenze furono deportati solo, si fa per dire, 500 ebrei verso i campi di sterminio. Nel dicembre 2003 il consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione, su proposta mia e del consigliere Gianni Conti, per intitolare una strada della città a monsignor Casini. Un atto dovuto da parte della città".(fd)