"Regolamentazione giuridica della pubblicità e contrasto all'abusivismo". L'assessore Gori: "Norme comuni per non perdere le entrate della pubblicità"

"A differenza di quanto accaduto fino ad ora, in futuro, se dovesse essere approvata la proposta normativa ora allo studio, le città avranno sicuramente meno introiti derivanti dagli oneri pubblicitari che rappresentano, per i bilanci dei Comuni, un elemento di fondamentale importanza. È una questione di contrattazione economica da parte dei Comuni che devono avere la possibilità, attraverso il piano programmatico della pubblicità, su quanto ed a che prezzo allocarla".È quanto ha dichiarato l'assessore alle attività produttive Silvano Gori, al termine del seminario dell'ANCI che si è tenuto stamani nella Sala degli Specchi di Palazzo Vivarelli Colonna.Il seminario, "Regolamentazione giuridica della pubblicità e contrasto all'abusivismo", ha visto la partecipazione di assessori e tecnici delle città di Roma, Milano, Napoli, Venezia, Palermo, Torino, Bari e Genova.È stato discusso delle problematiche connesse alla normativa sulla pubblicità ed ai problemi esistenti per contrastare l'abusivismo a causa anche di una lacunosità della legislazione su questo tema."L'abusivismo è un problema che trova punti di debolezza nell'organizzazione di ogni singolo Comune – ha commentato l'assessore Gori – dove ognuno gioca una lotta individuale, poiché l'abusivismo non ha delle norme adeguate che lo contrastino con efficienza. Questa azione richiede l'emanazione di norme comuni e già oggi ci sono valutazioni diverse su come procedere ma le questioni saranno approfondite ed affrontate in un tavolo di confronto tecnico. Infatti è emersa la volontà di intraprendere tutti una strada uguale e su questo tema ci siamo dati, tutti, un reciproco impegno".È emersa la necessità di elaborare una proposta scritta da presentare all'ANCI e la creazione di un tavolo di coordinamento tecnico che discuta delle varie esperienze maturate."Esiste una proposta di legge che rischia di essere devastante per i Comuni contro la quale è necessario opporsi – ha precisato l'assessore Gori –. La proposta di legge rischierebbe di vanificare le entrate per i Comuni poiché tende a liberalizzare la pubblicità senza alcun tipo di intervento dei Comuni. Un nodo importante della discussione è tutta la pubblicità finora gestita dalle Ferrovie dello Stato e da chi ha in concessione le strade (ad esempio, l'ANAS): anche noi sul territorio delle ferrovie abbiamo una grossa fetta di pubblicità (vedi Fortezza da Basso). Essendo le Ferrovie dello Stato una S.p.A. è necessario che si comporti come tutte le altre società per azioni poiché non è più un soggetto pubblico".Gli assessori Silvano Gori e Raffaele Tecce (del Comune di Napoli) si sono impegnati a portare la discussione sul disegno di legge, tra i Comuni.Gli amministratori che hanno partecipato al seminario hanno manifestato l'intenzione di organizzare un convegno a Firenze su queste tematiche per fare il punto sull'andamento dei lavori e condividere le esperienze dei singoli Comuni. (uc)