Lavori alla Fortezza Da Basso, interrogazione di Amato (FI): «E' vero quanto denunciato da Italia Nostra?»
Una interrogazione urgente «per avere notizie e chiarimenti in merito al progettato intervento edilizio all'interno del perimetro delle mura della Fortezza da Basso» è stata presentata dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato (FI).In particolare Amato ricorda «la lettera con la quale il vicepresidente di Italia Nostra denuncia la presunta pesantezza degli interventi ipotizzati, specie per quanto riguarda la realizzazione di una galleria espositiva che occuperebbe a ridosso delle mura uno spazio della profondità di 10 metri al di sotto del piazzale esistente, nonché opere di demolizione, ricostruzione o riutilizzo di manufatti già presenti».Il capogruppo di Forza Italia chiede di conoscere per sapere se risponde al vero quanto denunciato da Italia Nostra; «le motivazioni che hanno determinato la scelta dell'intervento»; «approssimativamente i costi dell'operazione»; «i motivi della mancata attivazione di "un percorso di partecipazione democratica" dopo le ben note contrapposizioni con i comitati cittadini che hanno denunciato il cosiddetto "scempio" della Fortezza»; «se si ritenga urbanisticamente e amministrativamente sostenibile operare scelte di concentrazione di poli congressuali ed espositivi all'interno della città di Firenze in netta contrapposizione con le scelte diversamente operate da altre città italiane in cui tali concentrazioni vengono realizzate in zone più periferiche, favorite dalla vicinanza con assi viari e di comunicazione di primaria importanza e da adeguate infrastrutture». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONE urgenteOggetto: per avere notizie e chiarimenti in merito al progettato intervento edilizio all'interno del perimetro delle mura della Fortezza da Basso.Proponente: Amato (F.I.) ed altri.Presa visione del comunicato con il quale l'assessore all'urbanistica ha annunciato l'approvazione da parte della Giunta comunale degli indirizzi di massima per l'avvio della procedura di realizzazione del nuovo auditorium e delle opere di sistemazione degli spazi interni della Fortezza da Basso ed appreso che tra queste ultime rientra la realizzazione nel sottosuolo a ridosso delle mura nello spazio compreso fra il primo Padiglione Spadolini e i fabbricati dell'Opificio delle Pietre Dure di un'area destinata alle esposizioni;Appreso che esisterebbe una valutazione positiva della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e dell'Agenzia del Demanio;Appresi altri particolari dell'operazione dagli articoli degli organi di stampa cittadina;Presa visione della lettera con la quale il Vice Presidente di Italia Nostra denuncia la presunta pesantezza degli interventi ipotizzati, specie per quanto riguarda la realizzazione di una galleria espositiva che occuperebbe a ridosso delle mura uno spazio della profondità di 10 metri al di sotto del piazzale esistente, nonché opere di demolizione, ricostruzione o riutilizzo di manufatti già presenti;Concordando nel giudizio espresso da Italia Nostra sulle modalità con le quali si informa la cittadinanza dell'imminente avvio della realizzazione degli interventi previsti, senza porre in evidenza il carattere invasivo dei medesimi e senza una preventiva valutazione dell'impatto che le opere avranno sul complesso murario della Fortezza;Ricordando la vicenda dello scempio perpetrato con le opere di Piazzale Caduti dei Lager;Ricordando altresì che l'Amministrazione ha attivato, con costi elevati la cd. "partecipazione democratica" e la cd. "progettazione partecipata", attivando serie di incontri nei quali peraltro sovente il cittadino si trova di fronte a scelte già compiute ed irreversibili (come nel caso di San Salvi), o a scelte già concordate con la proprietà privata di un'area (vedasi l'emblematica retromarcia sul progetto Archea per la sistemazione dell'ex caserma Guidobono/panificio militare a seguito delle rimostranze dei comitati di cittadini);Ricordando altresì come la scarsa informazione alla città ed al Consiglio comunale e la pessima gestione delle problematiche insorte a seguito del mutamento dell'originario progetto hanno determinato la grave vicenda del parcheggio della Fortezza che tanto denaro costerà ai cittadini;Giudicando quanto meno discutibile se non miope (urbanisticamente parlando) la scelta di concentrare alla Fortezza un polo espositivo (che si tenta a quanto pare di ampliare dopo l'insuccesso dell'operazione del Piazzale Caduti dei Lager) ed un polo congressuale (da affiancare al già esistente Palacongressi) in un'area ristretta che complessivamente è priva di infrastrutture viarie e di mobilità e posizionata nel centro storico (con tutti i problemi che ne conseguono)Ricordando altresì che gli errori di valutazione e di realizzazione nel compimento di certe scelte ricadono poi inevitabilmente sugli amministratiINTERROGAper sapere se risponde al vero quanto denunciato da Italia Nostra;per conoscere nei dettagli la delega progettuale conferita a Firenze Fiere ed avere copia del progetto di massima già elaborato con i pareri della Soprintendenza e del Demanio;per sapere le motivazioni che hanno determinato la scelta dell'intervento in oggetto;per conoscere approssimativamente i costi dell'operazione;per conoscere i motivi della mancata attivazione di "un percorso di partecipazione democratica" dopo le ben note contrapposizioni con i comitati cittadini che hanno denunciato il cd. "scempio" della Fortezza;se ritenga urbanisticamente e amministrativamente sostenibile operare scelte di concentrazione di poli congressuali ed espositivi all'interno della città di Firenze in netta contrapposizione con le scelte diversamente operate da altre città italiane in cui tali concentrazioni vengono realizzate in zone più periferiche, favorite dalla vicinanza con assi viari e di comunicazione di primaria importanza e da adeguate infrastrutture.