Il "Villaggio dei diritti". Completato il percorso contro lo sfruttamento minorile. Lastri: "Ci occupiamo dei diritti dei bambini per migliorare la vita di tutti"
"È stato un percorso particolarmente importante perché ha riguardato il tema dei diritti di tutti i bambini nelle città in cui vivono ma anche degli altri Paesi del mondo dove spesso ci sono sofferenze e diritti negati. Questo percorso delle Chiavi della Città lo abbiamo voluto fare per aiutare i bambini ed i ragazzi ad essere più consapevoli dei loro diritti e per far sì che possano diventare degli adulti più consapevoli. I laboratori che abbiamo presentato oggi, sono stati denominati «percorso rosso», per capire qual'è la loro percezione sui temi come il razzismo, la xenofobia, le differenze di genere o delle disabilità".È il commento dell'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri che ha presentato, nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio, la seconda giornata dell'iniziativa il "Villaggio dei diritti" (giunta quest'anno alla terza edizione) rivolta a 646 bambini di 29 classi di 10 scuole elementari ed 8 delle medie inferiori molte delle quali avevano seguito il progetto già lo scorso anno, con la partecipazione di 33 insegnanti. Stamani erano presenti circa 200 alunni delle scuole elementari Calvino-Locchi, Duca d'Aosta, Montagnola e delle scuole medie Beato Angelico, Botticelli-Puccini, Dino Compagni, Machiavelli-Papini, Masaccio-Calvino-Don Milani.Le due "Giornate dei diritti" rappresentano il completamento del percorso del progetto iniziato a novembre e vogliono ricordare Iqbal Masih il bambino pakistano ucciso a 12 anni il 16 aprile 1995 e diventato simbolo a livello internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile.Il percorso "filo rosso" ha proposto i temi della città in cui abitano i ragazzi, quindi un lavoro "più calato" sul territorio in cui vivono."Su questi temi i ragazzi hanno prodotto dei lavori significativi ha proseguito l'assessore Lastri ed oggi abbiamo nominato anche «9 capi villaggio» per far sì che ci siano dei punti di riferimento tra i ragazzi che potranno presentarci delle proposte sul tema dei diritti in modo da migliorare la nostra qualità del vivere quotidiano".I nove capi villaggio hanno ricevuto una coccarda e la borsa col calendario dei diritti dei bambini per il prossimo anno scolastico con un disegno realizzato da Sara Montella (della scuola Barsanti) e da Alice Bazzani (della scuola Dino Compagni).Questo perché l'idea del progetto è di creare un villaggio ideale fatto di opportunità e strumenti di giustizia, un luogo dove la giustizia diventa la strada principale, la nostra strada, del nostro villaggio."Un villaggio come ogni Paese, ogni città, è fatto di cose diverse ha sottolineato Daniela Lastri e la possibilità che questa diversità non sia un punto debole ma un punto di forza è data dalla creazione di mentalità aperte, che conoscono, che imparano, che sono consapevoli e che quindi poi sanno riflettere e decidere".I ragazzi hanno stabilito il "Divieto di non calpestare i diritti umani" ed hanno sancito una serie di diritti, prendendo spunto dai principi dettati dalla Carta Costituzionale.Art. 12: "Hai il diritto di esprimere le tue opinioni ed i grandi ti devono prendere sul serio".Art. 13: "Hai il diritto di imparare ad esprimerti per mezzo delle parole, della scrittura, dell'arte".Art. 28: "Hai il diritto di avere un'istruzione".Art. 31: "Hai il diritto di giocare".Art. 38: "Hai il diritto di essere protetto in tempi di guerra. Il diritto di essere felice".All'incontro hanno partecipato anche Carlo Andorlini, presidente della Cooperativa Sociale Macramè e don Renzo Rossi missionario nel mondo.Ha visitato 94 Paesi, è stato per 30 anni missionario in Brasile, per 4 in Mozambico e per un periodo anche in India. "Non ci possono essere diritti senza responsabilità" ha detto don Rossi, raccontando ai ragazzi alcune sue esperienze nei Paesi del terzo mondo, testimoniando episodi di vita vissuta nei luoghi dimenticati dagli uomini, "dove i bambini vivono e mangiano nella spazzatura"."Quello che abbiamo voluto fare col «Villaggio dei diritti» è di occuparsi dei problemi dei bambini per migliorare la vita di tutti ha concluso l'assessore Lastri , prendendo spunto dal pensiero di don Milani, prete di Barbiana, che professava «I care»: mi interesso a voi, non resto indifferente alle vostre esigenze". (uc)