Toccafondi (FI) e Alessandri (AN): «Nessun attacco al volontariato solo difesa di chi fa veramente attività sul territorio»
«Nessun attacco al volontariato solo difesa di chi fa veramente attività sul territorio». Così il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi e il consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri rispondono alle accuse del centrosinistra.«I 100 milioni di euro stanziati a livello nazionale erano e rimarranno destinati al volontariato hanno sottolineato i due esponenti del centrodestra si sta solo discutendo sulla possibilità che questi soldi debbano andare tutti ai centri di servizio, che fanno consulenza agli enti di volontariato, fanno promozione, formazione, pubblicità, mantengono in vita la propria struttura burocratica, ma non fanno volontariato; oppure una parte di questi fondi possa andare direttamente a progetti di volontariato sul territorio ovvero direttamente a sostenere grandi o piccole associazioni impegnate sul territorio».«Il Governo hanno aggiunto - vuole separare i fondi a disposizione del volontariato in due parti. Destinare il 50% ai centri di servizio che continueranno a svolgere il loro ruolo di consulenza e di formazione, mentre il restante 50% dei fondi verrà messo a disposizione dei Comitati di gestione, dove il volontariato è rappresentato assieme a tutti gli attori del welfare, per finanziare progetti direttamente presentati dalle associazioni, compresi gli enti del "Servizio civile nazionale". Come si vede è solo una razionalizzazione delle risorse, nessun centro di Servizio chiuderà, figuriamoci il Cesvot, il "centro servizi per il volontariato toscano". Un organismo composto da 23 associazioni socie, nella quale lavorano 28 persone tra cui un direttore, un tesoriere, quattro responsabili di settore, un totale di 28 persone tra cui 21 collaborazioni coordinate e continuative e 7 dipendenti. Un organismo che nel 2002 aveva un bilancio di poco più di 3milioni di euro e nel 2003 ha aumentato il bilancio a quasi 11milioni di euro. Un organismo che spende come costi fissi di gestione circa 1milione di euro e per comunicazione 750mila euro».«Le fondazioni bancarie, nell'anno in cui entrò in vigore la legge quadro sul volontariato hanno ricordato - erano molto diverse rispetto al momento attuale. A quei tempi gli istituti bancari controllavano direttamente e pesantemente le fondazioni bancarie. Dal 1999 le fondazioni bancarie si sono sganciate dalle banche e hanno visto lievitare la loro redditività così i fondi che questi destinano per legge ai centri servizio del volontariato. Se prima era necessario e opportuno, essendo contenute le risorse, che tutti i fondi andassero direttamente ai centri e che questi li impiegassero per il loro funzionamento ora con disponibilità di gran lunga maggiori non sarebbe male che una quota residuale del 50% fosse destinata a finanziare direttamente progetti di volontariato».«I centri di servizio hanno concluso Toccafondi e Alessandri - conoscono la difficoltà a radicarsi in alcune regioni, gli squilibri esistenti fra i vari territori, il fatto che in alcune regioni i Centri di Servizio hanno reso i fondi perché non spesi e la necessità che tutte le associazioni, anche quelle più piccole, possano accedere ai finanziamenti. La norma del Governo comprende una importante novità che riguarda la possibilità di dedurre le donazioni a favore di onlus, nei limiti del 10% del reddito e nella misura massima di 70mila euro. Una novità che rivoluziona il sistema delle donazioni in Italia e che dimostra come questo governo sia attento verso il volontariato e verso chi vuole fare donazioni. Vogliamo difendere chi fa realmente volontariato». (fn)