Incidenti e sicurezza stradale, oggi il convegno a Palazzo Vecchio. Nel 2004 in aumento della mortalità tra i conducenti di motocicli
Maschio, età media 38 anni, conducente di un veicolo a due ruote. E' questo l'identikit della vittime di sinistri stradale che emerge dallo studio sull'incidentalità a Firenze nel corso del 2004. La ricerca è stata presentata oggi nel corso del convegno "Qualità e sicurezza urbana" che si è svolto nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. Il convegno si è aperto con un intervento dell'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni che si è soffermato sui numeri drammatici degli incidenti stradali. "Ogni anno in Italia perdono la vita per sinistri sulle nostre strade oltre 6mila persone. Un dato spaventoso cui si devono aggiungere le decine di migliaia di feriti. La situazione fiorentina non è purtroppo diversa: nel 2004 gli incidenti sono stati quasi 5.700 e i morti 31". E anche quest'anno i dati sono già drammatici: in poco più di tre mesi sono già avvenuti 1.150 con 748 feriti e 10 morti. L'ultimo, un motociclista, questa notte in viale Strozzi. "Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani ha continuato l'assessore Cioni e nel 95% dei casi sono provocati da violazioni al codice della strada. Per questo è importante agire su tre livelli: l'educazione, la prevenzione e la repressione. L'educazione è fondamentale per far capire ai ragazzi il valore del rispetto delle regole, la prevenzione per evitare gli incidenti e la repressione per dissuadere chi continua a violare le regole mettendo a rischio la propria e l'altrui vita.L'assessore Cioni ha poi ricordato la campagna per la sicurezza stradale "La vita è tua, non perderla per strada" entrata nel mese di aprile nella seconda fase, quella cioè mirata alla prevenzione e repressione della guida in stato di ebbrezza. "Anche quest'anno abbiamo deciso di utilizzare immagini e messaggi shock per far capire ai cittadini che dietro alle fredde statistiche dei sinistri ci sono vite spezzate, famiglie distrutte dal dolore e che un incidente è qualcosa che può capitare a tutti. Per questo è importante che tutti facciano la loro parte, anche i genitori che devono far capire ai figli il valore del rispetto delle regole e della prudenza sulle strade".Un appello, quello dell'assessore Cioni, assolutamente necessario anche alla luce dell'analisi sull'incidentalità relativa al 2004. L'anno scorso i sinistri con un certo rilievo registrati sulle nostre strade sono stati 5.477: 1.154 solo con danni, 4.055 con feriti con prognosi fino a 20 giorni, 178 con feriti con prognosi tra 21 e 40 giorni, 62 quelli con feriti con più di 40 giorni di prognosi mentre i morti sono stati 31. Pur restando costante il numero degli incidenti mortali, dall'analisti dei dati è emerso un costante calo dei sinistri gravissimi (prognosi riservate o lesioni superiori ai 40 giorni) passati da 96 agli attuali 62. Tornando alle 31 persone decedute in incidenti stradali, 25 erano maschi e 6 femmine, con un'età media di 38 anni. In dettaglio nel 31% degli incidenti sono rimasti coinvolti ciclomotori, nel 30% motocicli, nel 4% ciclisti, nell'8% pedoni e nel 27% tutti gli altri veicoli, auto comprese. Per quanto riguarda la mortalità il 25% dei deceduti erano pedoni (7), il 43% conducenti di motocicli (12), il 7% scooteristi (3) e il 4% ciclisti (1). Il restante 21% dei deceduti erano alla guida di autovetture (8).L'analisi ha poi evidenziato le violazioni prevalenti registrate in caso di incidente: ebbene, nella maggioranza dei casi (1.682) è stato evidenziato il superamento dei limiti di velocità, mentre 1.353 sinistri sono stati causati da manovre mal effettuate (per esempio spostamento di corsia o uscita dal parcheggio non segnalate) e 1.101 da mancato rispetto del segnale di stop o di diritto di precedenza. A seguire si registra la violazione della segnaletica (511 casi), dei semafori (282 casi), delle posizioni dei veicoli sulla carreggiata (273 casi). Se le prime tre cause si mantengono nel corso degli anni stabili, per le seconde tre invece si è registrata una riduzione. Decisamente in aumento, tra le cause di incidenti, invece i comportamenti scorretti nei confronti dei pedoni (203 casi), la guida in stato di ebbrezza (193 casi) e l'omissione di soccorso. In diminuzione infine gli incidenti causati dal mancato rispetto della distanza di sicurezza (186 casi).Da un esame incrociato con analoghi dati relativi all'esame dell'anno 2002 emerge soprattutto un calo della percentuale di coinvolgimento di ciclomotori (dal 36% al 31%) cui però fa da contraltare un innalzamento dei motocicli (dal 25% al 30%). Se si considera poi il tasso di mortalità, si è registrato un sensibile calo della percentuale di pedoni (dal 39% al 25%) mentre è aumentata quella relativa ai motocicli (dal 24% al 44%).Lo studio sull'incidentalità è a disposizione sulla rete civica all'indirizzo www.comune.fi.it/servizi_pubblici/polizia/seminario.htm.Tornando al convegno ha poi visto gli interventi del comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini, che si è soffermato sul tema della certificazione di qualità del corpo dei vigili, e del vicecomandante Patrizia Verrusio che ha illustrato i progetti di prevenzione per la sicurezza stradale attivati in questi anni, approfondendo soprattutto le campagne di sensibilizzazione e prevenzione svolte a Firenze negli ultimi anni. Oltre allo studio sull'incidentalità del 2004, sono stati presentati anche il sistema informatico e la nuova procedura per la rilevazione dei sinistri, procedura che riduce notevolmente i tempi per l'elaborazione dei rapporti da parte degli agenti di Polizia Municipale. Il convegno si è chiuso con la tavola rotonda su sull'esperienza del giudice di pace in materia del risarcimento danni a seguito di incidenti stradali con la partecipazione, tra gli altri, del comandante Bartolini, di Piero Luchetti coordinatore vicario dell'ufficio del Giudice di pace di Firenze e di Alberto Marras, condirettore generale di Fondiaria-Sai. (mf)