Adf spa, Bosi (FI): «Cosa intende fare il Comune a fronte della paventata uscita di alcuni soci privati?»
Cosa intende fare il Comune a fronte della paventata uscita di alcuni soci privati da AdF spa? E' quanto chiede di sapere il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi.«Da notizie attendibili riportate da alcuni organi di informazione scrive Bosi in una interrogazione la società privata Aeroporti Holding, entrata col 29% nel capitale di Aeroporto di Firenze spa, intende cedere la propria quota societaria nella prospettiva, data per certa, di un mancato potenziamento dello scalo fiorentino. Tale decisione verrà quanto prima formalizzata, in quanto il potenziamento dell'aeroporto fiorentino, da compiersi attraverso la costruzione di una nuova pista ed una nuova aerostazione e finalizzato alla nascita e allo sviluppo di un network di scali regionali comprendente Firenze, Pisa, Bologna e Torino, non verrà realizzato, per la preferenza accordata dalla Regione alla realizzazione del termovalorizzatore ed in particolar modo per il dichiarato "favore" verso il Galilei di Pisa od il Marconi di Bologna».«L'assenza di intenti condivisi sul futuro del Vespucci prosegue il consigliere di Forza Italia è alimentata periodicamente da dichiarazioni di esponenti delle amministrazioni pubbliche coinvolte, non ultima quella di oggi riportata dal quotidiano "La Repubblica" ove Martini, presidente della Regione Toscana, parla "sibillinamente", di un unico aeroporto e del "superamento delle incertezze" (tutte regionali e locali) "che hanno reso impossibile", a suo dire, "la creazione di un collegamento vero, efficiente, veloce tra i due scali toscani", con sicura preferenza per lo scalo pisano di cui è imminente la quotazione in borsa».Secondo Bosi è «molto grave la probabile uscita del socio privato a favore di altre piazze aeroportuali più appetibili ed ancor più grave l'ottimismo col quale gli enti locali, nell'apprendere la notizia, si dichiarano fiduciosi nell'acquisizione di nuovi soci pronti ad entrare nel capitale dell'AdF».«In realtà come indicato da economisti ed esperti del settore ha aggiunto il consigliere di Forza Italia i reperimento di nuovi soci non sarà affatto facile, in parte per le favorevoli condizioni originariamente accordate al socio pubblico dai nuovi soci entranti, ed in parte perché pochi saranno disposti ad investire su uno scalo al quale è negata una ragionevole prospettiva di sviluppo e che verrà, con ogni probabilità, escluso dall'elenco degli aeroporti di rilevanza nazionale con conseguenze facilmente immaginabili».L'esponente del centrodestra chiede di sapere «quali siano gli attuali intendimenti dell'amministrazione sul problema aeroporto dopo le ultime dichiarazioni di Martini»; «se ritenga di intraprendere azioni nei confronti degli altri azionisti pubblici per evitare l'uscita dei soci di Aeroporti Holding, non più disposti ad attendere l'indispensabile ed indilazionabile potenziamento dello scalo fiorentino»; «se, nell'eventualità di un'uscita, si sia predisposto un piano societario per far fronte all'evenienza».Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: per sapere quali iniziative l'A.C. intenda assumere a fronte della paventata uscita di alcuni soci privati dall'AdF VespucciIl sottoscritto Consigliere Comunale,Preso atto che da notizie attendibili riportate da alcuni organi di informazione, la società privata Aeroporti Holding, entrata col 29% nel capitale di AdF, intende cedere la propria quota societaria nella prospettiva, data per certa, di un mancato potenziamento dello scalo fiorentino;Constatato che tale decisione verrà quanto prima formalizzata, in quanto il potenziamento dell'aeroporto fiorentino, da compiersi attraverso la costruzione di una nuova pista ed una nuova aerostazione e finalizzato alla nascita e allo sviluppo di un network di scali regionali comprendente Firenze, Pisa, Bologna e Torino, non verrà realizzato, per la preferenza accordata dalla Regione alla realizzazione del termovalorizzatore ed in particolar modo per il dichiarato "favore" verso il Galilei di Pisa od il Marconi di Bologna;Rilevato che l'assenza di intenti condivisi sul futuro del Vespucci è alimentata periodicamente da dichiarazioni di esponenti delle amministrazioni pubbliche coinvolte, non ultima quella di oggi riportata dal quotidiano "La Repubblica" ove Martini, Presidente della Regione Toscana, parla "sibillinamente", di un unico aeroporto (quale?) e del "superamento delle incertezze" (tutte regionali e locali) "che hanno reso impossibile", a suo dire, "la creazione di un collegamento vero, efficiente, veloce tra i due scali toscani" (con sicura preferenza per lo scalo pisano di cui è imminente la quotazione in borsa);Ritenuto di dover giudicare molto grave la probabile uscita del socio privato a favore di altre piazze aeroportuali più appetibili ed ancor più grave l'ottimismo col quale gli enti locali, nell'apprendere la notizia, si dichiarano fiduciosi nell'acquisizione di nuovi soci pronti ad entrare nel capitale dell'AdF;Osservato che in realtà, come indicato da economisti ed esperti del settore, il reperimento di nuovi soci non sarà affatto facile, in parte per le favorevoli condizioni originariamente accordate al socio pubblico dai nuovi soci entranti, ed in parte perché pochi saranno disposti ad investire su uno scalo al quale è negata una ragionevole prospettiva di sviluppo e che verrà, con ogni probabilità, escluso dall'elenco degli aeroporti di rilevanza nazionale con conseguenze facilmente immaginabili;Richiamata la precedente interrogazione sul temaINTERROGA IL SINDACO PER SAPEREquali siano gli attuali intendimenti dell'Amministrazione sul problema aeroporto dopo le ultime dichiarazioni di Martini;se ritenga di intraprendere azioni nei confronti degli altri azionisti pubblici per evitare l'uscita dei soci di Aeroporti Holding, non più disposti ad attendere l'indispensabile ed indilazionabile potenziamento dello scalo fiorentino;se, nell'eventualità di un'uscita, si sia predisposto un piano societario per far fronte all'evenienza.Enrico BosiFirenze, 6 aprile 2005