Società partecipate, gli indirizzi dell'Amministrazione comunale per la gestione dei servizi pubblici

Correttezza giuridico-contabile dell'azione, tutela prioritaria degli utenti e dei consumatori, controllo della spesa e razionalizzazione delle risorse, integrazione e comunicazione, efficienza ed efficacia dell'azione. Cinque gli elementi chiave individuati dall'Amministrazione comunale nella nuova filosofia per la gestione dei servizi pubblici.Sono questi infatti gli indirizzi programmatici per l'attività delle società partecipate che i rappresentanti nominati dal Comune di Firenze si impegnano a rispettare, contenuti in una delibera approvata dalla giunta su proposta dell'assessore alle società partecipate, e in una delle prossime sedute sarà sottoposta all'esame del consiglio comunale. Questi criteri riguardano Ataf Spa, Casa Spa, Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno Spa, Fiorentinagas Spa, Firenze Parcheggi Spa, Mercafir Scpa, Publiacqua Spa, Quadrifoglio Spa, Sas Spa, Silfi Spa, Sitimet Spa."La necessità di regolamentare questa materia – sottolinea l'assessore alle società partecipate – nasce da una serie di problematiche che riguardano essenzialmente il progetto complessivo di trasformazione che interessa Firenze e la sua area metropolitana. Un processo che deve vedere coinvolti non solo l'Amministrazione comunale, ma anche altri soggetti a vario titolo operano nell'area, per creare una vera e propria ‘strategia metropolitana' coordinata, anche per quanto riguarda la gestione dei servizi pubblici. Accanto a questo ravvisiamo l'esigenza della creazione di un'organizzazione efficiente e coordinata che possa rispondere al meglio nei confronti degli utenti, oltre a valorizzare il ruolo del consiglio comunale come organo di indirizzo politico-amministrativo in materia di organizzazione di pubblici servizi".A proposito di "strategia metropolitana" il sindaco ha convocato per il 13 aprile una riunione coi sindaci dei Comuni soci nelle società partecipate per ribadire il nuovo ruolo delle società a seguito degli indirizzi delineati. Questa riunione fa seguito a un primo incontro del 22 febbraio scorso nella quale il sindaco ha inteso avviare questo percorso con i rappresentanti nominati nelle società. "Perché siamo convinti – ribadisce l'assessore alle società partecipate – il buon governo dell'area fiorentina passa anche da una efficiente ed efficace gestione delle società partecipate".Accanto a questo la gestione dei servizi pubblici pone numerose problematiche che riguardano essenzialmente la complessità del quadro normativo di riferimento che vede le società di capitali quale modello privilegiato per la gestione dei servizi pubblici e al tempo stesso richiama gli enti locali all'individuazione di standard di qualità e alla determinazione di modalità di vigilanza e controllo, nel quadro della tutela di utenti e consumatori. A ciò si aggiunge la difficile situazione delle finanze locali che impone qualsiasi forma di dissipazione e il rigoroso controllo la spesa."L'obiettivo dell'Amministrazione comunale – aggiunge l'assessore – è duplice. Da un lato il rafforzamento della struttura organizzativa, appositamente creata, per l'attività di supporto e controllo sulle società partecipate, attraverso una sempre più approfondita conoscenza dell'operato delle società stesse. Dall'altro quello di definire una strategia congiunta di governo dell'economia e del territorio, costruendo sinergie fra settori affini della stessa Amministrazione, e attivando percorsi comuni fra più livelli istituzionali come Regione, Provincia, Ato, Lode, Comuni contermini e società di gestione dei servizi".Nello specifico, per quanto riguarda la correttezza giuridico-contabile dell'azione, ciascuna società dovrà raccordarsi con l'Amministrazione comunale per la definizione degli obiettivi strategici da perseguire e sulla modalità di gestione del servizio. Inoltre, se non ancora esistente, ogni società si dovrà dotare di un servizio di controllo che consenta un monitoraggio costante della dinamica costi-ricavi, fino a mirare all'autosufficienza economico-finanziaria, senza ricadute sul bilancio comunale.La tutela degli utenti e dei consumatori passa attraverso una verifica costante dei servizi offerti, strutturando sistemi di monitoraggio e attivando indagini di "costumer satisfation", eventuali strategie correttive, concertate con l'Amministrazione comunale, in funzione di nuovi bisogni fino ad arrivare a una sorta di "servizio personalizzato". Quanto al controllo della spesa e alla razionalizzazione delle risorse è necessario che le società tendano alla moderazione e all'eticità dei compensi per i componenti degli organi sociali, limitino l'affidamento a terzi dei servizi, ottimizzino l'impiego complessivo delle risorse umane. Fondamentale, per il punto che riguarda integrazione e comunicazione, la centralità del ruolo del servizio delle società partecipate e il raccordo sistematico tra la gestione della società e l'Amministrazione comunale. Infine per la miglior efficienza ed efficacia dell'azione, ogni società dovrà assicurare che l'azione sia diretta alla valorizzazione del territorio, attraverso una collaborazione nel progetto di trasformazione urbanaLa delibera prevede inoltre di prevedere un successivo atto per l'emanazione degli indirizzi programmatici specifici per l'attività delle singole società partecipate.(fd)