Spese dei Comuni, il sindaco replica al presidente del consiglio e parla di emergenza smog e proroga degli sfratti
"Questa non è e non vuole essere una polemica politica. Tantomeno elettorale. Ma sento il bisogno di rispondere alle affermazioni del presidente del Consiglio, che gettano discredito nei confronti dei Comuni italiani, in un momento in cui il comportamento del governo è incomprensibile e inaccettabile: non abbiamo ancora avuto risposte per l'emergenza smog, né per la proroga degli sfratti che scade oggi e che è una vera bomba innescata". Il sindaco di Firenze e presidente dell'Anci, replica a quanto detto ieri da Silvio Berlusconi nel suo discorso al MandelaForum di Firenze. "E' stato detto che non ci sono stati tagli ai Comuni e che nei nostri bilanci i servizi sociali rappresentano il 12%, mentre il 30% va a clientele, consulenze, viaggi, svaghi. Non dovremo neanche perdere tempo a smentire, è quasi imbarazzante: ma si tratta di affermazioni denigratorie e non fondate. Per quanto riguarda i tagli, basta leggere i dati del Ministero dell'Interno: nel 2005 la diminuzione dei trasferimenti rispetto al 2004 è stata di 541,3 milioni di euro, che sommati ai 280 di mancato riconoscimento dell'inflazione, fa 721 milioni di euro in meno. Cosa intende poi il presidente del consiglio per spesa sociale? Se si parla di servizi ai cittadini, i Comuni investono nel sociale allargato' circa il 40-45% delle loro risorse; mentre un 30% va alle spese per il personale, un 10-15 per cento ai mutui e il resto a spese vive, manutenzioni, bollette etc. Noi non sprechiamo risorse, ma purtroppo il capo del governo sembra aver assunto i Comuni come controparte, e non come parte integrante dell'ordinamento dello stato. Dare risposte ai cittadini dovrebbe essere interesse di tutti. E i Comuni sono amministrati da sindaci di ogni colore politico". Riguardo il problema della proroga degli sfratti per le famiglie con anziani e portatori di handicap, il sindaco ha detto che "il governo, ma neppure l'opposizione hanno esatta idea di quanto sia esplosiva la situazione nelle città. Non possiamo andare avanti con un'emergenza dopo l'altra, c'è bisogno di una politica condivisa da tutti i livelli istituzionali. Oggi è necessario un decreto immediato, che renda però più efficaci le misure prese lo scorso anno; a più lungo termine c'è bisogno di un programma che coinvolga le regioni, rilanci l'edilizia e preveda nuove risorse, compresi i fondi per contributo in conto affitto, mai rifinanziato nonostante le promesse". "Quella degli sfratti è una bomba'sociale ha aggiunto Nella mia città come sindaco ho già sentito il prefetto, per convocare a breve una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che affronti il problema. A Firenze stiamo cercando quella collaborazione interistituzionale che purtroppo manca a livello nazionale".Infine il sindaco è tornato a parlare dell'emergenza smog. "Il silenzio del governo su questo tema ormai sa di presa in giro. Oggi è il 31 marzo e nonostante le scuse e le assicurazioni di Letta e Matteoli, di inquinamento non parla più nessuno. E' un andamento preoccupante: siamo in un circo folle, in cui ci si occupa dei problemi solo quando scoppiano le emergenze. Voglio però solo ricordare che l'anno prossimo la soglia di sforamento dei limiti per le polveri fini passerà dagli attuali 35 a 28 giorni. Cosa faremo?" (ag)