Mostre, grande antologica dedicata a Folon dal 12 maggio al 18 settembre a Forte Belvedere
"Questa mostra è un fatto importante per la nostra città. E' un onore ospitare in una sede come quella del Forte Belvedere un grande maestro come Folon". Così il Sindaco di Firenze ha presentato questa mattina in Palazzo Vecchio insieme al Vicesindaco, all'assessore alla cultura, ai curatori della mostra e agli sponsor, l'antologica del grande maestro belga che dal 12 maggio al 18 settembre si terrà contemporaneamente nella sala d'Arme di Palazzo Vecchio e al Forte Belvedere. Si tratta della più grande e importante mostra antologica mai realizzata in Italia, dedicata a Jean- Michel Folon, curata da Marilena Pasquali, promossa dal Comune di Firenze e organizzata dal Centro Studi "Giorgio Morandi". Il Sindaco ha poi ricordato come il rapporto fra Folon e la città si sia radicato sempre di più nel corso del tempo e come l'artista belga abbia già segnato con le sue opere alcuni luoghi importanti come piazza Beslan e lo slargo davanti al Saschall.In tutto saranno circa trecento le opere che saranno esposte nelle sedi più prestigiose e significative della città di Firenze: la Sala d'Arme di Palazzo Vecchio e Forte di Belvedere, già cornice esemplare di mostre indimenticabili come quella di Henry Moore, Mario Ceroli, Beverly Peppers ed altre ancora.Folon torna dunque a Firenze a distanza di quindici anni dalla sua prima mostra al Museo Marino Marini, dove espose un corposo nucleo della sua produzione pittorica.L' artista noto in tutto il mondo per i suoi acquarelli e per la sua attività grafica, a partire dagli anni Novanta, dalla mostra al Metropolitan di New York, tappa significativa del suo percorso artistico, si è dedicato alla scultura con esiti di altissimo livello pienamente riconosciuti dalla critica e dal pubblico internazionale. Molte di queste opere sono visibili alla Fondation Folon, vero e proprio museo monografico ricco di ben 500 suoi lavori, voluto quattro anni fa dal governo belga per il suo artista più rappresentativo, e ospitato all'interno del bellissimo parco de La Hulpe, vicino Bruxelles.Mostre dedicate in particolare alla scultura si sono tenute in spazi prestigiosi: oltre al Metropolitan, alla Pedrera di Barcellona, al Parc du Petit-Sablon di Bruxelles, al Musée Olimpyque di Losanna, al Castel de S. Jorge a Lisbona, mentre sue opere sono collocate stabilmente in parchi e piazze di Bruxelles, Barcellona, New York, Montecarlo, Losanna e sulla spiaggia di Knokke, sul Mare del Nord.Il rapporto di Folon con Firenze e la Toscana è un rapporto di elezione iniziato molto tempo fa, già negli anni Cinquanta quando appena ventenne girava per la regione in autostop. Da allora questo rapporto non si è mai interrotto. La Toscana è per Folon il luogo in cui risalta al massimo grado quella tensione alla bellezza assoluta che si attua nell'incontro fra uomo, artista e natura.Folon è il viaggiatore-testimone per eccellenza di questo rapporto tra arte e ambiente, rapporto che oggi è percepito come prioritario da tanta parte della cultura contemporanea. La rassegna sottolinea, dunque, questa alta azione palingenetica dell'arte di Folon che si misura col tempo, il luogo, la comunità degli umani e, anzi, con la comunità di tutti gli esseri viventi.Folon-Firenze fa seguito alla donazione che l'artista ha fatto nel 2002 alla Città di Firenze della sua fontana La Pluie.Il cuore della mostra, ideata dallo stesso artista, è costituito dalle sue opere scultoree. Rimarrà stupito chi di Folon conosce solo il senso di equilibrio e la luce che emana dalla sua produzione pittorica: nella scultura emerge il lato oscuro dell'artista, la leggerezza lascia il posto all'inquietudine, l'armonia si tinge dei colori del timore per l'esistenza. In questa trasformazione vengono alla superficie le sue radici nordiche. Ma nelle sculture, tuttavia, rimane quella tensione di Folon alla luce, all'aria, allo spazio. Come egli stesso osserva:" Toutes mes sculptures régardent le ciel, c'est une façon de mettre le ciel dans la sculpture". E questo sarà il cielo di Forte Belvedere.Nelle dieci sale della palazzina di Forte Belvedere si articolerà un percorso evocativo e tematico in cui troveranno spazio i soggetti preferiti da Folon - il Volo, la Mano, il Viaggio, lo Sguardo, la Testa, il Totem, gli Uccelli - attraverso l'esposizione-installazione di acquerelli, sculture in bronzo, Objects, gravures, ceramiche, arazzi, affiches.Gli ampi spazi esterni del Forte ospiteranno circa 40 suoi lavori di grandi dimensioni, secondo una regia di ambiente che valorizzi insieme lo opere e i luoghi. Tra queste sculture in bronzo, pietra e marmo, vi saranno opere già ben note a livello internazionale (gli Oiseaux, il Totem, l'Homme volant, l'Allée des Pensées; le grandi fontane come La Peche miraculeuse e Fil du Temps), mentre altre sono state ideate e realizzate da Folon appositamente per lo straordinario appuntamento fiorentino che egli vive come "l'exposition plus importante da ma vie !"La Sala d'Arme di Palazzo Vecchio ospiterà, invece, una selezione di circa trenta acquerelli tra i più significativi del suo percorso artistico, alcune sculture, un omaggio a Federico Fellini, conosciuto nel 1975 sul set di Casanova.Nel segno di questa "Folon-Folie", come Marilena Pasquali la definisce, che pare aver contagiato tutta la regione toscana, dal 28 di maggio nei tre Comuni del Chianti (Bagno a Ripoli, Greve, Impruneta) si inaugurerà Folon-Chianti, dedicata alle ceramiche dell'artista (sedi varie). Si ricorda che Folon ha realizzato l'immagine-simbolo della campagna turistica promozionale del territorio.La mostra di Firenze sarà accompagnata da un ampio volume pubblicato da Skira con testi di Jean-Michel Folon, Marilena Pasquali, Federico Fellini, Emilio Tadini, Jorge Semprùn, Ray Bradbury. La mostra ha come Main Sponsor: ITALGAS-Eni e FIORENTINA Clienti.È inoltre stata realizzata grazie al contributo di: Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fortis Bank, CMB Carpi, CTC Firenze, MPS Banca per l'Impresa, CCC Bologna, Consorzio Etruria. (lb)