Giornata internazionale della donna: da Palazzo Vecchio un appello per tutelare i diritti delle donne

8 Marzo, giornata internazionale della donna, un simbolo che deve servire a ricordare i diritti delle donne, contro ogni discriminazione. Un giorno importante, che deve servire a ricordare le donne vittime delle guerre e delle violenze, e coloro che quotidianamente lottano per l'affermazione della piena cittadinanza e per le libertà fondamentali. Sono i temi principali affrontati durante il convegno "I diritti delle donne sono diritti umani" organizzato dall'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Firenze.Prima di iniziare l'incontro l'assessore alla pubblica istruzione e pari opportunità ha ricordato la giornalista Giuliana Sgrena, liberata venerdì scorso e Nicola Calipari dirigente del Sismi, che le ha salvato la vita. Ma un ideale abbraccio è andato anche alla vedova Rosa Maria Calipari, e a Florence Aubenas la giornalista di "Liberation", ancora ostaggio dei sequestratori in Iraq.Inoltre sono state ricordate le donne che ancora sono costrette alla prigionia o alla negazione della propria libertà, come Ingrid Betancourt, prigioniera in Colombia, San Suuky in Birmania e Shirin Ebadi in Iran. Infine è stata ricordata la gravità dell'intervento delle forze dell'ordine, alla manifestazione per l'8 marzo ad Istanbul, impedendo alle donne e ai giovani di manifestare per i diritti per le pari opportunità.Partendo dalla conferenza mondiale delle donne di Pechino del 1995, l'assessore alla pubblica istruzione e pari opportunità, ha sottolineato i mutamenti della realtà dei diritti delle donne e del rispetto dei diritti umani in questi ultimi dieci anni. Il convegno ha poi affrontato temi come i diritti alla piena cittadinanza delle donne, negati in Ruanda, la violenza domestica e la tutela legislativa in favore dei diritti delle donne.Dopo un'ampia riflessione sulle problematiche che le donne pongono in tutti i paesi del mondo, l'assessore alle pari opportunità ha ricordato i progetti del Comune di Firenze. In questo anno verranno realizzati, in collaborazione con le associazioni Artemisia, Testarda e Nosotras, due progetti formativi rivolti agli operatori e operatrici delle scuole e del settore sociale, sui temi della violenza domestica alle donne e alle bambine, e sulle Mutilazioni Genitali Femminili, perché ci siano sempre più operatori e operatrici formati, capaci di dare risposte a queste problematiche."L'iniziativa di oggi, ma anche le attività svolte dal Comune a favore delle donne – ha ricordato l'assessore alle pari opportunità - fa parte di un nostro impegno permanente, che inizia fin dalla scuola con i percorsi alla cittadinanza per i bambini e le bambine, in modo da offrire loro, fin dalla tenera età, una maggiore consapevolezza dei diritti fondamentali di ogni persona"."E' importante aiutarli a diventare cittadine e cittadini consapevoli – ha proseguito l'assessore - perché possano mettere al centro della loro vita sociale l'affermazione dei diritti per i più deboli e quindi crescere coltivando una cultura di pace".Erano presenti al convegno Elena Laurenzi dell'Associazione Testarda, Mathilde Kayatesi dell'associazione ruandese Pro Femmes, Wanna Del Buono dell'associazione Artemisia. L'incontro è stato coordinato da Laila Abi Ahmed dell'associazione Nosotras.Il convegno si è concluso con canzoni popolari di donne toscane interpretate da Caterina Bueno e con i canti e le danze delle donne della comunità Eritrea e della comunità Senegalese. (pc)SEGUE FOTOT CGE