Ambasciatore israeliano contestato, Rifondazione: «Fuori luogo la reazione delle autorità universitarie e delle forze dell'ordine»
Questo il testo del'intervento dei consiglieri del gruppo d Rifondazione Comunista:«Il gruppo consiliare del partito di Rifondazione Comunista esprime la sua preoccupazione per gli avvenimenti di oggi alla facoltà di Scienze politiche, quando, all'inizio di una dibattito organizzato dall'università sui nuovi scenari politici nel quadro del conflitto israelo-palestinese, un folto gruppo di studenti del Collettivo Politico di Scienze politiche ha contestato verbalmente l'ambasciatore israeliano che partecipava al dibattito. Dopo pochi minuti sono spuntati numerosi agenti in borghese che hanno spinto fuori dall'aula gli studenti in modo piuttosto sbrigativo. Come era prevedibile gli studenti hanno continuato la loro contestazione, sempre di carattere meramente verbale, alla quale si è voluto rispondere chiamando la questura e facendo arrivare diverse camionette piene di agenti in tenuta antisommossa che hanno bloccato gli studenti, rimanendo poi a controllare la situazione fino alla fine del dibattito.Ci sembra che la reazione delle autorità universitarie e delle forze dell'ordine sia stata spropositata e del tutto fuori luogo, trattandosi di una contestazione legittima ad un dibattito che si svolgeva in un luogo pubblico. E' inammissibile che si calpesti il diritto al dissenso anche quando questo avviene nelle forme civili e democratiche come quelle di stamattna, che non mettevano a repentaglio né l'ordine pubblico né l'incolumità di nessuno. L'università è un luogo di studio e di lavoro dove crediamo sia giusto organizzare iniziative di dibattito ma essa è innanzi tutto un luogo pubblico, e quindi di tutti, anche e soprattutto di coloro che spesso vengono emarginati perché in disaccordo con il mondo accademico o con quello politico, ossia gli studenti».(fn)