Appalti pubblici nel settore dei beni culturali fra norme ed etica, se ne parla giovedì a Palazzo Vecchio con rappresentanti del Comune e dell'Arcidiocesi
Appalti più trasparenti nel settore dei beni culturali che rispondano a criteri etici più precisi. E' questo l'argomento della giornata di studi che si terrà giovedì 24 nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio dedicata agli "appalti pubblici nel patrimonio culturale: fra norme ed etica" ed organizzata dal Comune di Firenze insieme all'Arcidiocesi di Firenze. L'obiettivo è quello di migliorare la qualità, l'efficienza, la trasparenza degli appalti nei beni culturali anche nella fase normativa preventiva dell'esecuzione dei lavori. La riflessione di giovedì è sulle leggi, ma anche sull'etica in quanto l'ambito è quello del patrimonio culturale, dove la responsabilità si dilata. Alla giornata di studi prenderanno parte oltre agli assessori alla cultura e ai lavori pubblici Simone Siliani e Paolo Coggiola, anche il direttore dell'ufficio diocesano pastorale e sociale del lavoro Don Giovanni Momigli, il procuratore della Repubblica di Prato Beniamino Deidda, Franco Cazzola ordinario di Scienza della Poltica a Firenze, il Direttore generale di Nuova Quasco a Bologna Ivan Cicconi. Dal punto di vista normativo si parlerà del decreto legislativo speciale sugli appalti dei lavori pubblici, sulla competenza regionale che ne deriva e sull'attesa del decreto attuativo di tale decreto che in qualche modo va nella direzione di una migliore qualità degli operatori in questo settore.Il convegno si aprirà giovedì alle 9 con il saluto dell'assessore Siliani, seguirà un introduzione di Don Giovanni Momigli e vari interventi, fra cui anche quelli dei rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale. Le conclusioni affidate all'assessore Paolo Coggiola sono previste intorno alle 12,30. (lb)