Inaugurazione anno accademico, Leonardo Pieri (Rifondazione): «Giusta la protesta dei ricercatori precari e degli studenti»

«E' giusto ribellarsi quando le condizioni di vita diventano insostenibili. Come gruppo consiliare e come membri del partito che ha fatto della lotta alla precarietà uno dei temi centrali della propria iniziativa politica, esprimiamo la nostra più sincera solidarietà con i ricercatori precari dell'università». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Rifondazione Comunista Leonardo Pieri commentando la decisione dei ricercatori universitari di «esporre uno striscione dalla terrazza di Palazzo Vecchio e con gli studenti dell'ateneo fiorentino che ne hanno esposto un altro dentro il salone dei Cinquecento, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico».Secondo Pieri «la condizione di precarietà ormai non riguarda più solo fasce marginali della popolazione ma tutti i cittadini: studenti e lavoratori sia manuali sia intellettuali».«Questi soggetti sociali – ha aggiunto i consigliere di Rifondazione – fanno sentire la propria voce nel solo modo possibile, ossia disobbedendo tanto pacificamente quanto fermamente alla quotidiana distruzione dei loro diritti, in primo luogo del diritto di progettarsi un futuro autonomo e dignitoso. Anche l'università sta diventando sempre più un luogo di sfruttamento per chi ci lavora e di impoverimento, economico prima ancora che culturale, per gli studenti, sottoposti ad una flessibilizzazione degli orari e dei corsi e alla licealizzazione dei programmi. Tutto ciò va a sommarsi ai problemi storici e cronici dell'università italiana e in particolare dell'ateneo fiorentino come la mancanza di posti letto per i fuori sede, il progressivo e inaudito innalzamento delle tasse e degli affitti o l'insufficienza quantitativa e qualitativa delle mense». (fn)