Incarico esterno ad ex consigliere comunale, Amato (FI): «Ci opponiamo al tentativo di secretare la nostra interrogazione»
Non c'è solo la condanna «per la volontà di oscurare l'opposizione»: Forza Italia è anche pronta a «aprire un caso nazionale sulla richiesta dei capigruppo della maggioranza di secretare, lunedì prossimo, quella parte della seduta del consiglio comunale durante la quale si discuterà l'interrogazione sull'incarico di consulenza affidato ad un ex consigliere diessino».«Con una determinazione del 30 dicembre scorso ha ricordato il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato la direzione "area metropolitana e decentramento", in attuazione della delega "partecipazione democratica e relativi progetti" conferita all'assessore Bevilacqua, ha disposto il ricorso ad un incarico di collaborazione coordinata e continuativa per la conduzione e realizzazione di un progetto teso a concretizzare e stabilizzare i percorsi di partecipazione democratica del Comune di Firenze, individuando il professionista incaricato nella persona del signor Claudio Rossi, già consigliere comunale dei DS, oltre che dirigente di quel partito. A quest'ultimo è stata disposta la corresponsione della somma complessiva di 12.600 euro per un periodo di cinque mesi, valutando l'impegno in almeno 120 ore mensili».«Sulla vicenda abbiamo subito presentato una interrogazione ha spiegato Amato alla quale l'amministrazione ha risposto in modo non convincente. Per questo abbiamo presentato una seconda interrogazione che, secondo regolamento, sarà discussa direttamente in aula».«La conferenza dei capigruppo di giovedì scorso ha aggiunto il capogruppo Amato dopo aver manifestato la volontà di secretare la seduta, a maggioranza ha poi deciso di seguire la proposta del presidente Cruccolini di far verificare la questione agli uffici legali del Comune. Proposta non condivisa sia da noi che dal resto del centrodestra: le motivazioni addotte dal centrosinistra sono pretestuose. Vogliono semplicemente mettere il bavaglio a chi chiede loro conto di come vengono spesi i soldi dei cittadini. Qui la privacy non c'entra nulla: la gente ha diritto di sapere perché e come vengono fatte certe scelte. Se poi, come pare, si vuole impedire all'opposizione di esercitare il proprio diritto di controllo vuol dire che porteremo il caso all'attenzione di tutte le sedi istituzionali, a livello regionale come a livello nazionale. Insistendo su questo punto noi poniamo una questione di carattere politico-istituzionale: il diritto-dovere dell'opposizione di esercitare il proprio ruolo a garanzia del sistema rappresentativo e democratico. Stupisce che tutto ciò accada nella Firenze di un sindaco che è anche presidente dell'Anci e che fa, guarda caso, proprio della partecipazione uno dei suoi cavalli di battaglia».«E' interessante a questo proposito notare ha concluso che la secretazione viene sempre proposta quando si tratta di consulenze riguardanti persone legate all'assessorato alla partecipazione. Il che porta a riflettere sul reale ruolo di questo "atipico" assessorato che ad oggi ha solo saputo collezionare costose consulenze sulle quali non si vuole nemmeno discutere pubblicamente: mi pare che in consiglio comunale ci sia una carenza di democrazia. Investo quindi del problema il presidente Cruccolini: su questa vicenda verrà misurato». (fn)