De Zordo: «Torni in mano pubblica il servizio idrico, ora gestito da Publiacqua»

«Il ciclo delle acque a Firenze deve tornare interamente pubblico. Le tesi di Riccardo Petrella, presidente del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell'Acqua, ci trovano pienamente d'accordo. E' necessario rendere pubblica la gestione, o meglio il governo, del ciclo delle acque per garantire a tutti il diritto universale all'acqua. Per ottenere questo risultato siamo impegnati e coinvolti affinché la pressione della società civile organizzata in tal senso abbia pieno successo». E' questo il commento di Ornella De Zordo, capogruppo di "Unaltracittàunaltromodo", dopo l'audizione dell'economista alla commissione ambiente di Palazzo Vecchio.Secondo Ornella De Zordo «è inoltre necessario che il Comune di Firenze avvii un processo di ripubblicizzazione del servizio idrico attualmente gestito da Publiacqua spa, della quale è azionista di maggioranza Oltre a questo proponiamo di introdurre norme funzionali al risparmio idrico, alla valorizzazione dell'acqua di rubinetto, alla realizzazione di reti duali nelle nuove concessioni edilizie, di incentivi per l'adozione di tecnologie di riduzione dei consumi nelle abitazioni, negli uffici pubblici, negli hotel. A chi pensa impossibile la ripubblicizzazione di Publiacqua ricorda le parole di Petrella, contenute nel suo ultimo libro 'Il diritto di sognare': "Il possibile è ciò che i poteri in carica considerano permesso dunque accettabile. L'impossibile è ciòche i gruppi dominanti considerano inaccettabile"».«Invertire questa tendenza – ha commentato la capogruppo "Unaltracittàunaltromodo" - significa per gli enti locali agire affinché l'acqua, fonte di vita insostituibile per l'ecosistema, sia considerata un bene comune dell'umanità, appartenente a tutti gli abitanti della terra come diritto inalienabile individuale e collettivo. Ci opponiamo quindi a tutti i tentativi di mercificazione e privatizzazionedell'acqua la cui proprietà e gestione deve invece essere pubblica, equa e solidale».«Nella scorsa primavera – ha concluso la capogruppo di "Unaltracittà/Unaltromondo" – i fiorentini hanno premiato con il loro voto le proposte su beni e servizi pubblici contenute da nel nostro programma elettorale. E' necessario reinventare e rafforzare il ruolo del pubblico nella gestione e nell'erogazione dei servizi e dei beni di primaria importanza, che non devono in alcun modo venir trasformati in bisogni a domanda individuale, cioè ridotti a merci e in quanto tali soggetti alle sole logiche del mercato. È possibile sperimentare un nuovo "modello" di gestione del servizio pubblico: il "pubblico partecipato" basato sulla valorizzazione del lavoro e dei lavoratori, sulla centralità dei consigli elettivi, oggi sempre più espropriati di reali poteri, e sulla attivazione di nuove forme di partecipazione dei cittadini e delle cittadine alle scelte, si pensi ad esempio ai "parlamenti dell'acqua" per quanto concerne il ciclo idrico integrato».Ornella De Zordo ha inoltre appoggiato la proposta del presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini per assegnare a Petrella la cittadinanza onoraria di Firenze ed ha accolto la proposta presidente del "Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell'Acqua" «per dichiarare illegale la povertà come passaggio fondamentale nel percorso di ripubblicizzazione di beni comuni e servizi». (fn)