Sopralluogo al cantiere della nuova Centrale del Latte
Venti chilometri di condotte per la sola produzione del latte, impianti tecnologici super moderni e grande attenzione al risparmio energetico. Sono questi alcuni degli elementi che faranno della nuova Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno uno stabilimento assolutamente all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e produttivo. Questa mattina l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi ha effettuato un sopralluogo per valutare l'andamento dei lavori, ormai in dirittura di arrivo, per il nuovo stabilimento nell'area della Mercafir, a Novoli. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Centrale del Latte Franco Cervelin e il direttore generale Franco Bonifazi. "Questo nuovo stabilimento, oltre a migliorare la produzione della Centrale del Latte, sarà un importante tassello di sviluppo economico e per l'innovazione della nostra città " commenta l'assessore Biagi.Il nuovo stabilimento, che sarà in funzione entro l'estate, sorge su una superficie complessiva di circa 37mila metri nell'area della Mercafir. Al suo interno sarà prodotto e confezionato il latte e la panna freschi e quelli a lunga scadenza. Ma ci sarà spazio anche per la produzione e il confezionamento di ulteriori tipologie di latte, per i magazzini di stoccaggio, gli impianti tecnologici e gli uffici nonché la sede della società. La superficie coperta si estende per 12.550 metri quadrati, pari a 24.500 di calpestio (di cui 5.900 per i locali di produzione e confezionamento, ricevimento e stoccaggio della materia prima e 7.500 per i depositi dei materiali, degli imballaggi, l'officina e via dicendo) e 18.600 metri quadrati di superficie scoperta. Inoltre, adesso che è stato ultimato il nuovo padiglione per il mercato ittico, sarà demolito il vecchio mercato del pesce per fare posto al parcheggio attrezzato per i mezzi refrigerati della Centrale del Latte. Il nuovo stabilimento prevede un investimento di 40 milioni di euro di cui la maggior parte autofinanziata dalla stessa Centrale del Latte: infatti, a parte il prestito obbligazionario aperto da Provincia e Camera di Commercio di Firenze, Regione Toscana e Comunità montana del Mugello pari a 4,5 milioni di euro, il resto dell'investimento sarà coperto con i 4 milioni circa della dismissione degli stabilimenti di Lucca, Pistoia e Livorno, con i 13,5 milioni di euro provenienti dalla Rfi (Rete ferroviaria italiana) a pagamento dell'area di via Circondaria mentre il resto arriverà dall'apertura di un credito presso la banca Monte dei Paschi.I lavori, aggiudicati alla Baldassini e Tognozzi tramite una gara di appalto, sono iniziati il primo luglio 2003 e sono ormai in dirittura di arrivo: la parte edile dello stabilimento è terminata e gli operai adesso stanno ultimando la palazzina degli uffici. Quasi completata anche la parte impiantistica. Sono già stati posizionati una buona parte dei macchinari per la produzione del latte e montate le apparecchiature tecnologiche. "La Centrale del Latte aggiunge il presidente Cervelin è da sempre attenta alle problematiche ambientali e del risparmio energetico e per questo stiamo portando avanti iniziative come l'installazione di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e dell'acqua calda e del vapore in proprio, un impianto di recupero del calore sviluppato dagli impianti frigoriferi sempre per la produzione dell'acqua calda, e ancora impianti di trattamento e di recupero dell'acqua potabile. Il nuovo stabilimento permetterà alla Centrale del Latte di candidarsi al ruolo di perno di un futuro un polo agroalimentare toscano. Senza contare poi conclude Cervelin che la dotazione impiantistica all'avanguardia comporterà anche una importante processo di formazione professionale dei dipendenti". (mf)