Domani l'economista Petrella in commissione ambiente per parlare dell'acqua come patrimonio dell'umanità
Domani mattina, in commissione ambiente, l'economista Riccardo Petrella illustrerà "Manifesto dell'acqua". Da anni Petrella si sta battendo perché l'acqua non diventi il petrolio di domani e sia invece considerata come bene comune, patrimonio dell'umanità. L'audizione nella commissione ambiente, presieduta da Gregorio Malavolti, si terrà nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio con inizio alle 9.00.Economista politico, già consigliere della commissione europea a Bruxelles, Riccardo Petrella è anche professore di mondializzazione presso l'Università Cattolica di Lovanio (Belgio).«Oggi oltre un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso all'acqua potabile - ha ricordato Malavolti - nel 2020 saranno più di tre miliardi. È un'utopia pensare che tutti nel mondo potranno disporre dell'acqua fra vent'anni? Quali sono le soluzioni percorribili? È giusto privatizzare e lasciare al mercato il compito di risolvere il problema? Un'alternativa esiste, ed è quella che viene proposta dal "Manifesto dell'acqua", pubblicato ora anche in Italia, vincitore nel 2000 del Premio Internazionale delle scritture d'acqua».«Contrariamente all'idea che l'acqua sia "l'oro blu" - ha spiegato il presidente della commissione ambiente - questo illustre economista propone la definizione e la messa in opera di un sistema pubblico di gestione delle risorse idriche organizzate dal livello locale a quello mondiale, avente anche la funzione di "tribunale" per la risoluzione dei conflitti e di garante dell'accesso per tutti nella quantità e qualità sufficiente alla vita. (fn)