Ex panificio militare di via Mariti, interrogazione di Stella (FI): «A che punto è il progetto di recupero dell'area?»

Chi è il soggetto privato che ha rilevato la proprietà demaniale dell'ex panificio militare di via Mariti? Perché l'amministrazione ha rinunciato al diritto di prelazione sull'acquisizione dell'area? A che punto è il progetto di recupero? Sono alcune delle domande rivolte all'amministrazione dal consigliere di Forza Italia Marco Stella.«Nel marzo del 2002 – scrive Stella in una interrogazione – è stato firmato un protocollo d'intesa fra l'amministrazione comunale e il Ministero della Difesa per la dismissione del patrimonio ministeriale presente nel territorio cittadino. Tra i beni in oggetto figura l'area della caserma "Guidobono", nota come ex panificio militare di via Mariti, una vasta area che si trova in un contesto urbanistico e sociale particolarmente delicato in quanto ad alta densità abitativa, vicina ad insediamenti a forte impatto urbanistico e ambientale quali polo universitario, palazzo di giustizia, centri commerciali nonché ad imponenti interventi infrastrutturali come la stazione dell'alta velocità e la stazione circondaria».«L'amministrazione – prosegue i consigliere di Forza Italia – aveva espresso la volontà di esercitare il diritto di prelazione sull'acquisizione dei beni militari in alienazione con priorità per l'ex panificio di via Mariti che, come ha dichiarato l'assessore Albini nel marzo del 2002, "è una struttura importante per le esigenze di un quartiere che soffre della mancanza di centri di aggregazione e ritrovo per i cittadini". Nel 2003 la proprietà demaniale è stata rilevata da un consorzio di privati che ha affidato allo studio Archea e allo studio di Raphael Moneo l'elaborazione di un'ipotesi progettuale di recupero mirato ad una riqualificazione dell'area che potesse conciliare gli interessi di ordine pubblico con le necessità del privato investitore».«Il Comune – si ricorda nell'interrogazione – è stata coinvolta nel percorso di recupero facendosi garante dell'avvio di un processo di progettazione partecipata che consentisse ai cittadini di conoscere le trasformazioni urbanistiche previste e di esprimere o meno la condivisione delle scelte. I cittadini ai quali è stato illustrato il progetto nell'ottobre 2004, con la presenza degli assessori Bevilacqua e Biagi e del presidente del consiglio di Quartiere 5, hanno presentato osservazioni e suggerimenti ai quali non è stato fornito alcun riscontro. Gli insediamenti proposti avrebbe dovuto rispettare sia planimetricamente che altimetricamente l'edificato esistente nella zona, riservando vaste aree al verde e a strutture di pubblico utilizzo con particolare attenzione alla viabilità già fortemente congestionata».Stella vuole anche conoscere «a che punto è l'iter procedurale del progetto di recupero e riqualificazione dell'area»; «qual è la sua attuale destinazione d'uso»; «quali sono le intenzioni dell'amministrazione in merito alla variante urbanistica necessaria all'attuazione del recupero in relazione al nuovo piano strutturale»; «che utilizzo è stato fatto delle osservazioni presentate dai cittadini sull'ipotesi progettuale illustrata nell'ottobre 2004 in occasione dell'incontro promosso dall'assessore alla partecipazione e dal presidente del Consiglio di Quartiere 5». (fn)Questo il rtesto dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco per avere notizie in merito al progetto di recupero per la riqualificazione dell'area denominata "ex Panificio Militare" di via MaritiIl sottoscritto Consigliere Comunale,• considerato che nel marzo del 2002 è stato firmato un protocollo d'intesa fra l'Amministrazione Comunale e il Ministero della Difesa per la dismissione del patrimonio ministeriale presente nel territorio cittadino;• considerato che fra i beni in oggetto figura l'area della Caserma Guidobono, nota come ex panificio militare di via Mariti, che è una vasta area ubicata in un contesto urbanistico e sociale particolarmente delicato in quanto ad alta densità abitativa - accresciuta dalle recenti realizzazioni di edilizia residenziale vedi l'area ex Lavazza – vicina ad insediamenti a forte impatto urbanistico e ambientale quali polo universitario, palazzo di giustizia, centri commerciali nonché ad imponenti interventi infrastrutturali quali la stazione dell'Alta Velocità e la Stazione Circondaria;• considerato che lo stesso Sindaco il 23 marzo 2002 ha sottolineato la delicatezza del contesto urbanistico e sociale soprarichiamato;• considerato che l'Amministrazione aveva espresso la volontà di esercitare il diritto di prelazione sull'acquisizione dei beni militari in alienazione con priorità per l'ex panificio di via Mariti che, come ha dichiarato l'Assessore Albini nel marzo del 2002, "è una struttura importante per le esigenze di un quartiere che soffre della mancanza di centri di aggregazione e ritrovo per i cittadini";• considerato che nel 2003 la proprietà demaniale in oggetto viene rilevata da un consorzio di privati che ha affidato allo studio Archea e allo studio di Raphael Moneo l'elaborazione di un'ipotesi progettuale di recupero mirato ad una riqualificazione dell'area che potesse conciliare gli interessi di ordine pubblico con le necessità del privato investitore;• considerato che l'Amministrazione Comunale è stata coinvolta nel percorso di recupero facendosi garante dell'avvio di un processo di progettazione partecipata che consentisse ai cittadini di conoscere le trasformazioni urbanistiche previste e di esprimere o meno la condivisione delle scelte;• considerato che i cittadini ai quali è stato illustrato il progetto nell'ottobre 2004, con la presenza degli Assessori Bevilacqua e Biagi e del Presidente del Consiglio di Quartiere 5, hanno presentato osservazioni e suggerimenti ai quali non è stato fornito alcun riscontro;• considerato che il sistema insediativo proposto avrebbe dovuto rispettare sia planimetricamente che altimetricamente l'edificato esistente nella zona, riservando vaste aree al verde e a strutture di pubblico utilizzo con particolare attenzione alla viabilità già fortemente congestionataINTERROGA IL SINDACO PER SAPERE1) Chi è il soggetto privato che ha rilevato la proprietà demaniale dell'ex Panificio Militare di via Mariti2) Perché l'Amministrazione ha rinunciato al diritto di prelazione sull'acquisizione dell'area in oggetto;3) A che punto è l'iter procedurale del progetto di recupero e riqualificazione dell'area;4) Qual è la sua attuale destinazione d'uso;5) Quali sono le intenzioni dell'Amministrazione in merito alla variante urbanistica necessaria all'attuazione del recupero in relazione al nuovo piano strutturale;6) Che utilizzo è stato fatto delle osservazioni presentate dai cittadini sull'ipotesi progettuale illustrata nell'ottobre 2004 in occasione dell'incontro promosso dall'Assessore alla Partecipazione Democratica e dal Presidente del Consiglio di Quartiere 5.Marco Stella