Incarico all'architetto Preti, interrogazione di Amato (FI)
L'incarico professionale conferito dal Comune all'architetto Mario Preti è al centro di una interrogazione presentata dal capogruppo di Forza Italia Paolo Amato e sottoscritta anche dai consiglieri Jacopo Bianchi, Marco Stella, Massimo Pieri e Gabriele Toccafondi.In particolare Amato chiede di sapere «quali sono le motivazioni di eccezionalità e straordinarietà che giustificano il ricorso al conferimento dell'incarico; «perché il Comune ha proceduto ad una ristrutturazione del settore mobilità sollevando dall'incarico di direttore l'architetto Preti salvo poi "reintegrarlo" mediante conferimento di incarico»; «perché il Comune non ha previsto la progettazione di soluzioni di mobilità per le aree interessate dai lavori della tranvia, oggetto dell'incarico in questione, dopo avere speso tempo e denaro per la progettazione della tranvia medesima»; «quali sono i contenuti del parere dei sindaci revisori e se il provvedimento è stato trasmesso alla corte dei conti»; «per avere copia degli allegati al provvedimento i quali non compaiono ancora in rete civica» e, infine, «se l'amministrazione giudica il compenso convenuto etico, equo e in linea con la linea di austerità della finanziaria 2005 e con i presunti tagli al bilancio preventivo del Comune». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN AULAOggetto: interroga il Sindaco per avere notizie in merito al conferimento di incarico professionale all'arch. Mario PretiProponente: Paolo AmatoAltri firmatari: Jacopo Bianchi, Marco Stella, Massimo Pieri, Gabriele ToccafondiIl sottoscritto Consigliere Comunale, Vista la determinazione n.907/2005 del 8 febbraio 2005 (atto con esecutività condizionata al parere non ancora acquisito del collegio dei Revisori) con la quale la Direzione Mobilità del Comune di Firenze ha conferito un incarico di consulenza e di collaborazione nel settore "mobilità", della durata di 2 anni, all'arch. Mario Preti, ex Direttore della Mobilità, Vice Presidente dell'ACI-Toscana e Presidente della Fondazione Centro Studi e Ricerche Professione Architetto ONLUS, per una spesa complessiva di euro 205.632; Valutato che le motivazioni che stanno alla base del provvedimento sono alquanto generiche specie per quanto concerne l'assenza di professionalità specifiche all'interno dell'Ente, allorquando il settore Mobilità è stato interamente riorganizzato, collocato sotto due assessorati ed è stata modificata la struttura dirigenziale con l' "esonero" dell'arch. Preti; Valutata inesistente la motivazione circa l'eccezionalità dell'incarico per il ricorrere di circostanze straordinarie, poichè la progettazione della tramvia è durata anni ma, a giudicare dal contenuto della determinazione, l'Amministrazione non ha provveduto ad affrontare per tempo le tematiche complesse oggetto della consulenza; Considerata la circostanza che l'arch. Preti è stato collocato "a riposo" pochi mesi orsono proprio nella Direzione Mobilità di cui era Direttore per assolvere un incarico nella materia della mobilità cointeressata alla realizzazione della tramvia; Valutato criticamente il ricorso ad una professionalità che nel corso degli anni 2002-2004 ha legato il proprio nome alle vicende più negative nella delicata materia della mobilità fiorentina, quali la costosa e vessatoria esperienza dei telepass, la cosiddetta "ovonda" madre degli interminabili incolonnamenti veicolari, e le opere di viabilità cittadina (sottopassi e parcheggi) la cui progettazione e realizzazione è da considerasi un fallimento sotto tutti i punti di vista e senza che la città ne abbia tratto un sostanziale beneficio; Valutata negativamente la mancata realizzazione delle piste ciclabili intorno alla Fortezza ed alla rampa del Romito, oggetto di disattese promesse ed interrogazioni al Sindaco; Preso atto della paradossalità di conferire per la seconda volta un incarico sulla mobilità ad un professionista che ha più volte in passato "tuonato" contro la concezione "Firenzecentrica" della mobilità, contro l'inutilità, la disorganicità, la contraddittorietà e superficialità della tramvia Scandicci-Firenze, tanto da definire Firenze "Disneyland a tema di Rinascimento"; Preso atto che il medesimo professionista affermò che non serviva "l'accanimento" contro i motorini nella ZTL, salvo poi tartassarli mediante l' "occhio" dei Telepass; Preso atto della circostanza che il professionista incaricato è Presidente della Fondazione Centro Studi e Ricerche Professione Architetto - ONLUS alla quale con DD. n. 11742/2004 è stato attribuito un incarico per l'affidamento del servizio di tesoreria di supporto alla progettazione partecipata denominata "Tre piazze per Firenze" per un importo complessivo di euro 5.000; Preso atto che alla medesima Fondazione nell'anno 2001 è stato attribuito il coordinamento del progetto per la risistemazione del Parterre denominato "La Terza Porta - Concorso di idee" nell'ambito dell'iniziativa Notti Estate 2001, iniziativa che non ha prodotto sostanziali novità nella riqualificazione dell'area Parterre; Preso atto che nel Consiglio di Amministrazione della predetta Fondazione figurano architetti che hanno avuto incarichi da parte del Comune di FirenzeINTERROGA IL SINDACO PER SAPERE1) quali sono le motivazioni di eccezionalità e straordinarietà che giustificano il ricorso al conferimento dell'incarico;2) perché il Comune ha proceduto ad una ristrutturazione del settore Mobilità sollevando dall'incarico di Direttore l'arch. Preti salvo poi "reintegrarlo" mediante conferimento di incarico;3) perché il Comune non ha previsto la progettazione di soluzioni di mobilità per le aree interessate dai lavori della tramvia, oggetto dell'incarico in questione, dopo avere speso tempo e denaro per la progettazione della tramvia medesima;4) quali sono i contenuti del parere dei Sindaci revisori e se il provvedimento è stato trasmesso alla Corte dei Conti;5) per avere copia degli allegati al provvedimento i quali non compaiono ancora in rete civica;6) se l'Amministrazione giudica il compenso convenuto etico, equo e in linea con la linea di austerità della Finanziaria 2005 e con i presunti tagli al bilancio preventivo del Comune di Firenze.Paolo AmatoFirenze, 15 febbraio 2005