Elezioni regionali, "Unaltarcittà/unaltromondo" : «Ora più che mai al lavoro per una alleanza che coinvolga partiti e società civile»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«Unaltracittà/Unaltromondo ritiene deludente e molto grave che la Toscana sia l'unica regione in cui alle elezioni amministrative del 3 e 4 aprile non si presenti unitariamente l'Unione. Si tratta di un fatto anacronistico, che gli elettori del centro-sinistra che avversano la destra e il berlusconismo non comprendono e rifiutano nettamente. Unaltracittà/Unaltromondo ha lavorato e sperato fino all'ultimo affinché fosse possibile un'intesa tra i partiti riformisti, i partiti della sinistra critica e le variegate espressioni della società civile che credono che un mondo diverso, più giusto, sia necessario.Lo stesso Romano Prodi nel definire la Grande Alleanza Democratica ha fatto riferimento più volte all'importanza che un ruolo attivo della società civile organizzata può assumere nel rinnovare eticamente e programmaticamente i partiti della coalizione. Le modalità di coinvolgimento di cui parla Prodi del resto sono le stesse che hanno ispirato l'azione del Forum per Firenze e, successivamente al suo fallimento, alla mia candidatura: partiti e società civile organizzata insieme per lavorare unitarimente ad un programma. Per questi motivi dispiace constatare che mentre in tutta Italia sorge l'Unione, in Toscana ci si attardi, rimandando tutto al 2006, con veti e preclusioni che non hanno alcuna ragione di esistere.Per Unaltracittà/Unaltromondo la responsabilità della mancata costituzione dell'Unione in Toscana è in primo luogo di Toscana Democratica e in particolar modo dei Democratici di Sinistra. Si tratta di una verità incontestabile. Crediamo infatti che l'idea di Prodi, nata all'interno dell'Ulivo, preveda necessariamente in primo luogo l'apertura della coalizione riformista alle altre realtà partitiche e di movimento. Ci chiediamo allora quando e dove questa volontà sia stata espressa nella nostra regione da Toscana Democratica, soprattutto in momento storico dove era stato palesato ripetute volte il desiderio di lavorare insieme sia da parte di Rifondazione Comunista che delle organizzazioni della società civile.Per noi, che abbiamo riposto molta fiducia nell'operato politico di Claudio Martini è una profonda delusione. La società civile non può e non deve essere coinvolta nei processi politico-istituzionali solo e soltanto se non disturba le politiche decise nelle segreterie dei partiti.Se i partiti che aderiscono a livello nazionale all'Unione decideranno in Toscana di rimanere separati, Unaltracittà/Unaltromondo non potrà che prenderne atto. Una campagna elettorale così concepita non ci appartiene, è una campagna agli antipodi delle modalità di rinnovamento della politica che anima il nostro lavoro e impegno quotidiano: per questo ne resteremo fuori. Siamo infatti profondamente critici rispetto a logiche che riducano l'Unione solo all'intesa tra i partiti.Unaltracittà/Unaltromondo è impegnata da sempre per l'unità a sinistra come ha dimostrato il nostro coinvolgimento attivo nella "Rete Toscana della Sinistra", della "Rete della sinistra cittadina" e nell'ideare e realizzare le iniziative del 20 novembre 2004 al Convitto della Calza dal titolo "E' possibile una sinistra nuova", e del 15 gennaio a Roma, con "Verso sinistra" organizzata dal quotidiano il Manifesto. Per questo, in questi due mesi che ci separano dalle elezioni, continueremo a lavorare per un'Unione reale del centro-sinistra allargato ai movimenti contribuendo alla realizzazione di una "Unione dal basso" diffusa sul territorio e capace di coinvolgere la cittadinanza attiva e la base dei partiti. Per questo contintinueremo ad impegnarci per una sinistra dell'Unione sempre più forte e unitaria sui temi e i contenuti (partecipazione, accoglienza, difesa dei beni comuni, qualità della vita, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti, alta velocità) che hanno determinato la mia candidatura a Palazzo Vecchio e che coerentemente al nostro programma elettorale continueremo a sostenere, come abbiamo sempre fatto, insieme a Rifondazione Comunista.Chiediamo inoltre una maggiore attenzione da parte degli organi di informazione a comprendere fino in fondo la novità politica che Unaltracittà/Unaltromondo rappresenta. Leggiamo di "indicazioni di voto", di "iscritti", di modalità organizzative che non ci appartengono. Non siamo un partito, ma l'espressione organizzata della società civile e dei movimenti impegnati per la sinistra, per una grande coalizione democratica, per battere Berlusconi e il berlusconismo».(fn)