Società della salute, Perini (Margherita): «Ben venga la costituzione della consulta del terzo settore e del comitato di partecipazione»
«Ben venga la costituzione della consulta del terzo settore e del comitato di partecipazione nella "società della salute"». Lo ha detto il capogruppo della Margherita Nicola Perini.«Questo risponde al processo di valorizzazione della sussidiarietà ha aggiunto Perini che ha mosso e continua a muovere l'impegno costante della comunità. Come esponente di ispirazione cattolica, pongo particolare attenzione a questo concetto di cui il "compendio della dottrina sociale della chiesa" fornisce una definizione che, a chi la vuol leggere, assume un valore definitivo e di grande modernità: "Il principio di sussidiarietà protegge le persone dagli abusi delle istanze sociali superiori e sollecita queste ultime ad aiutare i singoli individui e i corpi intermedi a sviluppare i loro compiti. Questo principio si impone perché ogni persona, famiglia e corpo intermedio ha qualcosa di originale da offrire alla comunità. L'esperienza attesta che la negazione della sussidiarietà, o la sua limitazione in nome di una pretesa democratizzazione o uguaglianza di tutti nella società, limita e talvolta anche annulla lo spirito di iniziativa"».«E' assolutamente necessario ha proseguito il capogruppo della Margherita oltre a valorizzare le iniziative spontanee che nascono dalla comunità, promuovere quei processi che abbiano come obiettivo creare una nuova cultura di consapevolezza e di responsabilità nella comunità. Il mondo della cooperazione è in grado di contribuire a attivare processi che non mettano in moto, come troppo spesso ancora accade, interventi artificiali su una data patologia o su un particolare fenomeno. Deve favorire lo sviluppo di una comunità che sia in grado di partorire e alimentare "ammortizzatori naturali", quelli che non deleghino a enti o istituzioni le risposte che da sempre hanno fatto parte del bagaglio culturale e sociale delle comunità civili: famiglie allargate, processi lenti che non emarginino, luoghi di socializzazione, senso di appartenenza. In altre parole, una cooperazione sana, che lavora nella direzione di una sussidiarietà tesa alla creazione di una comunità consapevole e responsabilità, rende un territorio ricco e civile, dove, quasi per paradosso, la cooperazione non abbia bisogno di mantenere una posizione acquisita, ma che sia in grado e abbia la possibilità di riproporsi e di operare su altre patologie o bisogni».«Si pone, quindi, in questa ottica ha rilevato Perini una visione culturale del movimento della cooperazione. Si è assistito, in tempi recenti, all'emersione di elementi e fenomeni nuovi come il fatto che il mondo della cooperazione, nell'aver costituito aggregazioni funzionali e necessarie alla gestione dei processi sia economici che gestionali, sta costituendo veri e propri soggetti sociali con forti contenuti culturali che svolgono importanti funzioni di collante nella società, proprio perché per sua natura ha l'obbligo di confrontarsi, vivere, interagire con il territorio e con i soggetti che vi operano. E' al centro sia dei processi che nascono dalla comunità e sia di quelli che vengono dall'ente pubblico, fino a diventare un vero e proprio soggetto politico perché è manifestazione di una realtà attenta, in fermento e evoluzione, pienamente consapevole del ruolo della politica. Non è azzardato affermare che la cooperazione crea cittadinanza viva. E' per questo motivo che una visione di pari dignità dei soggetti in campo deve lottare perché non ci sia un vincitore e uno sconfitto, seguendo i vecchi slogan sia di destra che di sinistra, come "meno Stato" o "più Stato"».«Il processo, al contrario ha concluso deve andare verso un'armonizzazione dei soggetti, con il rispetto delle reciproche funzioni e con una consolidata consapevolezza del ruolo strategico di ognunoUn'armonizzazione concreta e attiva dei soggetti in gioco, Enti pubblici e terzo settore nel suo complesso, dà a queste ultime pari dignità con l'istituzione nel dipanarsi delle analisi dei bisogni e delle conseguenti ipotesi di risposta, e risponde in concreto alla legge 328, che resta un esempio importante per la costruzione di una democrazia partecipata, in cui vari soggetti si siedono a un tavolo in modo paritario per affrontare i problemi e le esigenze dei cittadini, senza scaricare responsabilità gli uni sugli altri, nella consapevolezza dei doveri reciproci. Sono sconvolgenti le critiche formulate da Rifondazione comunista che manifestano da una parte l'arretratezza del percorso culturale all'interno del partito e dall'altra, conseguentemente, la distanza con questa maggioranza di centrosinistra. La Margherita darà tutto il suo contributo all'iniziativa della Società della salute, condividendo in pieno la prospettiva dell'assessore Graziano Cioni».Su questi temi e il 14 febbraio la Associazione Input ha promosso un incontro, che si svolgerà in via Pescioni 3 presso il Centro Internazionale Studenti "Giorgio La Pira", dal titolo "Gli orizzonti del Welfare" che avrà come protagonisti, con la moderazione di Riccardo Bonacina, direttore del settimanale del no-profit "Vita", l'europarlamentare Lapo Pistelli, il presidente del consorzio di cooperative sociali CGM Johnny Dotti e il deputato della Margherita Emilio Delbono. (fn)