Domani l'iniziativa "Il commercio equo in un mondo senza armi"
Domani le "Botteghe del mondo" di via Ghibellina e via dei Pilastri saranno aperte per l'iniziativa nazionale "Il commercio equo in un mondo senza armi". L'appuntamento fiorentino è stato presentato questa mattina in Palazzo Vecchio da Anna Nocentini, presidente della commissione affari istituzionali, insieme a Marco Vannozzi, rappresentante della cooperativa "Equoland", Riccardo Torrigiani, del comitato fiorentino "Fermiamo la guerra" e Marco Bindi, coordinatore dell'associazione "Villaggio dei popoli".«Vogliamo sensibilizzazione e d'informazione sul tema degli armamenti e sul loro impatto sullo sviluppo economico mondiale ha spiegato Anna Nocentini è importante che in Palazzo Vecchio, accanto ai rappresentanti istituzionali, siedano i rappresentanti di associazioni che offrono la loro piena collaborazione per portare avanti obiettivi condivisi, su cui lavoriamo già da tempo».«In consiglio comunale ha aggiunto Anna Nocentini è stata già approvata una mozione, sottoscritta sia dalla maggioranza che dall'opposizione, per aderire alla "Carta del nuovo Municipio" sulla finanza etica. Su questi argomenti ribadiamo il nostro impegno: ad esempio stiamo lavorando per stilare un regolamento che preveda la preferenza di prodotti a marchi equo e solidale rispetto ad altri prodotti da parte di istituzioni come il Comune».«E' una sfida che stiamo cercando di portare all'interno della commissione affari istituzionali - ha detto Ornella De Zordo, capogruppo di "unaltracittà/unaltromondo" - ad oggi stiamo lavorando sul regolamento comunale sulla finanza etica. Quella del commercio equo-solidale è un'altra economia: siamo di fronte ad una realtà che non è ferrea e invariabile ma che può essere cambiata. Ci sono fondamenti teorici per compiere altre scelte come quella indicate dalla campagna "Sbilanciamoci"».«Oltre alla sensibilizzazione su un tema complesso come quello del commercio di armi e sull'impatto negativo che queste hanno sullo sviluppo mondiale ha detto Marco Bindi la giornata di domani ha l'obiettivo di raccogliere a livello mondiale un milione di firme, a cui verranno allegate anche le foto dei firmatari, da portare nel 2006 alle Nazioni Unite dicendo no al commercio di armi, un commercio inutilmente dispendioso».«Il commercio di armi ha ricordato Torrigiani assorbe ormai la maggior parte delle risorse che potrebbero essere utilizzate per risolvere molti dei problemi che affliggono i paesi del sud del mondo. 956 miliardi di dollari vengono annualmente spesi a livello mondiale per l'acquisto di armi, quando i costi da sostenere entro il 2015 per il raggiungimento degli obiettivi del millennio per lo sviluppo fissati delle Nazioni Unite ammonterebbero a soli 760 miliardi di dollari».«Domenica prossima, in piazza santo Spirito ha spiegato Vannozzi proseguiremo la petizione per la sottoscrizione del trattato contro il commercio delle armi. Il nostro obiettivo è di raccogliere a Firenze almeno 10 mila firme». (fn)