Cellai e Donzelli (AN) «Perché non è stato osservato il minuto di silenzio per la "Giornata del ricordo"?»
Perché non è stato osservato il minuto di silenzio per commemorare le vittime di foibe?. E' quanto chiedono di sapere il vicecapogruppo di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai e i consigliere Giovanni Donzelli.«Una legge dello Stato ha istituito la "Giornata del ricordo" - scrivono in un domanda di attualità in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra, e riconosce tale giornata nel 10 febbraio di ogni anno, proprio per conservare e rinnovare la memoria della tragedia».«Lo scorso 7 f ebbraio proseguono i due esponenti di Alleanza Nazionale dalla prefettura è stato inviato un fax urgentissimo, indirizzato a tutti i sindaci della provincia, agli uffici pubblici statali e all'amministrazione provinciale e regionale. Si comunicava che la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva disposto che su tutti gli edifici pubblici, in occasione del "Giornata del ricordo" venissero esposte le bandiere nazionali ed europee a mezz'asta e, alle 12, fosse osservato un minuto di raccoglimento negli uffici e nelle scuole pubbliche».«In moltissimi uffici dell'amministrazione, però hanno sottolineato Cellai e Donzelli le disposizioni non sono state rispettate. Il minuto di silenzio si sarebbe dovuto tenere alle ore 12 di oggi, e ai gruppi consiliari che si trovano al mezzanino di Palazzo Vecchio la comunicazione scritta è stata consegnata alle 13.25 dello stesso giorno e non è stata anticipata da alcuna comunicazione telefonica o via email». (fn)