Maggio musicale, Amato e Toccafondi (FI): «Commissione speciale per fare chiarezza sul deficit di bilancio»
Una commissione speciale del consiglio comunale per fare chiarezza sul deficit di bilancio della "Fondazione del Teatro del Maggio musicale".E' quanto chiede il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato che questa mattina insieme al vicecapogruppo Gabriele Toccafondi, è intervenuto sulla situazione di questa istituzione culturale fiorentina.«Il consiglio di amministrazione di lunedì scorso è il punto di partenza ha aggiunto Amato da ora in avanti si apre una nuova stagione e i conti del teatro comunale saranno finalmente monitorati. Prendiamo atto, con soddisfazione che il sovrintendente sarà affiancato da un gruppo di lavoro nell'opera di assestamento del bilancio e di riduzione del deficit. Il teatro comunale è un bene della città e siamo pronti, ma solo nella massima trasparenza, a portare il nostro contributo».«Non è vero che strumentalizziamo la vicenda a fini politici ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia piuttosto occorre fermare il "balletto delle cifre" sull'effettivo buco di bilancio. Avremmo preferito che per una questione di stile il sovrintendente Van Straten, nel portare al consiglio di amministrazione un buco di bilanci tale portata, presentasse perlomeno le sue dimissioni. Ciò non è avvenuto. Ognuno ha il suo stile ma del resto per noi il problema importante non consiste tanto nelle dimissioni del sovrintendente quanto nella salvezza del teatro».«Chiediamo anche al sindaco di convocare i parlamentari fiorentini ha concluso Amato per verificare l'impatto della legge '96, che istituiva le fondazioni, ed il funzionamento di questi enti a livello nazionale. Se la legge del '96 non funziona è da lì che bisogna ripartire poiché nessuno rimpiange i tempi della lirica di stato o di regime. Come ha giustamente scritto sul Sole 24-Ore Ricardo Chiaberge».«Il documento votato all'unanimità in consiglio di amministrazione ha sottolineato il vicecapogruppo Gabriele Toccafondi con il quale si permette al soprintendente Van Straten di vendere l'immobile della ex Longinotti e di effettuare riduzioni di personale non ci basta. Chiediamo di poter lavorare sul piano industriale e per questo vogliamo conoscere i bilanci del teatro».«Dalle alcune delibere ha spiegato Toccafondi ci risulta che il Comune dovrà pagare fino al 2010 una somma totale di 25 miliardi e mezzo delle vecchie lire per l'ammortamento del mutuo contratto per l'acquisto del teatro. Vogliamo anche conoscere il prezzo di vendita dell'immobile, già gravato da affitti passivi, senza contare che negli ultimi sette anni il Comune avrebbe peraltro già speso ingenti cifre per la bonifica dell'edificio dall'amianto e per numerosi lavori di ristrutturazione. Segno che l'attuale bilancio della Fondazione, già in sofferenza, senza questi aiuti sarebbe stato ben peggiore. E' quindi improcrastinabile conoscere i reali conti economici e finanziari di questa istituzione culturale». (fn)