Telepass, corsie preferenziali. Bianchi (FI): "Accolto un altro ricorso, ennesima sconfitta del Comune"
"Con questa siamo a tre ha commentato soddisfatto il consigliere comunale Jacopo Bianchi . Il giudice Agostino Virzì ha emesso la sentenza di accoglimento del ricorso di un privato cittadino contro le 11 multe illegittimamente elevate dalle porte telematiche e tardivamente notificate con evidente perdita della vera funzione deterrente delle infrazioni al Codice della Strada"."È indubbio ha sottolineato il consigliere di Forza Italia che la linea giuridica intrapresa dagli interpreti è univoca e qualsiasi tentativo di argomentare la legge o l'iter burocratico intrapreso dal Comune si scontra con l'evidenza della logica e del buonsenso. Impossibile, alla luce delle sentenze finora emesse, vigendo la irretroattività della legge, ottenere un'autorizzazione per compiere attività con finalità non ancora regolarizzate e previste dalla stessa normativa"."Ai sensi dell'articolo 1 del DPR 250/99 ha aggiunto Jacopo Bianchi , come riportato nella sentenza, «il Comune di Firenze, per ottenere l'autorizzazione all'utilizzo dei dispositivi di rilievo telematico, ha dovuto comunicare al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, quali erano gli obiettivi perseguiti con l'adozione dei nuovi impianti. L'obiettivo fondamentale che si vuole ottenere a Firenze, attraverso l'uso di un sistema di controllo automatico degli accessi alla ZTL, è sostanzialmente quello di arginare la domanda di trasporto privato in direzione delle aree centrali della città»"."Da questo ne consegue ha concluso Bianchi citando la sentenza che «nessun accenno viene fatto sull'utilizzo di tali apparecchiature per il controllo dell'illegittima percorrenza dei veicoli non autorizzati sulle corsie riservate le cui rilevazioni, in mancanza di espressa autorizzazione da parte del ministero, sono da ritenersi pertanto illegittime». Vista la situazione non sarebbe utile sospendere l'emissione delle contravvenzioni e richiedere questa integrazione all'autorizzazione ministeriale che possa tener conto definitivamente di quanto disposto dalla legge 214/2003 in modifica del vecchio Codice della strada? La questione che appare difficile e grottesca è in realtà semplicissima. Un'autorizzazione, qualunque essa sia, deve poter tenere conto della normativa che le interessa e quindi un'autorizzazione del giugno 2003 non può comprendere una variazione pubblicata solo nell'agosto 2003".La prima Sentenza di accoglimento relativa alla mancanza di autorizzazione ministeriale è disponibile sul sito www.partitodeimotorini.it saranno presto disponibili anche le successive pubblicate in questi giorni. (uc)