Emergenza freddo, Rifondazione: «Serve un piano adeguato a coprire il bisogno sociale»
Rendere efficiente il servizio telefonico del Comune. Abbattere ogni ostacolo burocratico all'accesso degli alloggi. Predisporre un piano adeguato a coprire il bisogno sociale. Sono queste alcune delle richieste contenute in una mozione sull' "emergenza freddo" presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri, dalla vicecapogruppo Anna Nocentini e dal consigliere Leonardo Pieri.«Le misure adottate dall'amministrazione comunale si legge nella mozione sono risultate insufficienti nell'affrontare una situazione di emergenza che va ripetendosi ad ogni inverno, soprattutto per quel che riguarda il numero degli alloggi, che lascia fuori circa trecento persone, gli orari di apertura e chiusura dei centri di accoglienza che risultano troppo rigidi e infine i criteri per accedere all'accoglienza, come permesso di soggiorno, documenti in regola, idoneità anagrafica, che risultano troppo restrittivi e contrari alle convenzioni internazionali sui diritti umani».«Il numero di posti dedicato all' "emergenza freddo" nella relazione sociale 2001 Sgherri, Nocentini e Pieri era per 200 persone, che nel 2003-2004 sono state registrate 310 prestazioni e che nel "piano sociale di zona" 2004 si prevedono 80 posti di "utenza attesa"»La mozione impegna sindaco e giunta anche «a individuare un servizio di sosta aperto 24 ore su 24» e «ad utilizzare tutte le risorse della società civile la cui attività nel settore sia nota e riconosciuta». (fn)Questo il testo della mozione:Tipologia: mozioneOggetto: emergenza freddo a FirenzeProponenti: M.Sgherri, A.Nocentini, L.PieriIL CONSIGLIO COMUNALECONSIDERATO l' abbassamento delle temperature, che negli ultimi giorni ha superato le medie stagionali di diversi gradi, ponendo una vera e propria emergenza per tutti i senza fissa dimora che vivono nella città di Firenze.RICORDANDO che queste persone, che vivono in una situazione di disagio estremo, rischiano la morte per assideramento, come è accaduto ad una immigrata polacca, trovata priva di vita all'interno di un vagone in deposito alla stazione di Campo di marte.VISTA la continua richiesta di intervento cui sono sottoposti gli operatori e le associazioni e la difficoltà di far fronte ad una simile mole di lavoro, quasi sempre volontario e vista la necessità di estendere a tutti la garanzia di sopravvivere.PRESO ATTO che le misure adottate dall'amministrazione comunale sono risultate insufficienti nell'affrontare una situazione di emergenza che va ripetendosi ad ogni inverno, soprattutto per quel che riguarda il numero degli alloggi, che lascia fuori circa trecento persone, gli orari di apertura e chiusura dei centri di accoglienza che risultano troppo rigidi e infine i criteri per accedere all'accoglienza (permesso di soggiorno, documenti in regola, idoneità anagrafica, etc.) che risultano troppo restrittivi e contrari alle convenzioni internazionali sui diritti umani.CONSIDERATO che il numero di posti dedicato all' emergenza freddo nella Relazione sociale 2001 era per 200 persone, che nel 2003-2004 sono state registrate 310 prestazioni e che nel Piano sociale di zona 2004 si prevedono 80 posti di "utenza attesa"IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTAA rendere efficiente il servizio telefonico del comune, attualmente esistente ma non funzionante;Ad abbattere ogni ostacolo all'accesso degli alloggi per quanto riguarda l'orario di entrata e di uscita, i documenti validi, il permesso di soggiorno etc.A predisporre un piano adeguato a coprire il bisogno sociale che l'emergenza freddo acuisce, individuando una struttura adeguata nella quale attivare un servizio straordinario a bassa soglia, dandone adeguata informazione alla potenziale utenza;a individuare altresì un servizio di sosta aperto 24 ore su 24 ;ad utilizzare tutte le risorse della società civile la cui attività nel settore sia nota e riconosciuta.