"Opera Prima", interrogazione di Checcucci (AN): «Perché non è ancora operativa? Che fine hanno fatto i 15 miliardi di vecchie lire stanziati dal Ministero?»

Una interrogazione «sulle motivazioni della mancata operatività della società "Opera Prima"», costituita dal Comune «per la progettazione e la realizzazione del nuovo auditorium», è stata presentata dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«La costituzione di questa società, partecipata al 99% dal Comune e per l'1% dal Teatro del Maggio – scrive Gaia Checcucci - era stato giustificata dall'urgenza di utilizzare i contributi straordinari per gli enti lirici corrispondenti a cinque miliardi di vecchie lire per ogni annualità a decorrere dal 2001, quindi per complessivi 15 miliardi di vecchie lire stanziati sulla base della legge 29/01 dal Ministero dei Beni e Attività Culturali».«Opera Prima, però – prosegue la consigliera di Alleanza Nazionale – non risulta che abbia mai fatto alcuna delle attività previste e per le quali era stata creata. Senza poi dimenticare che gli stanziamenti ministeriali di questa natura sono vincolati e soggetti ad obbligo di rendicontazione».Gaia Checcucci chiede di sapere «che fine ha fatto Opera Prima e quali sono le motivazioni della mancata operatività della società»; «se vi è e quale sia la strategia societaria che l'amministrazione azionista al 99% sta portando avanti»; «se ed in che modo l'amministrazione ha potuto rendicontare i contributi ricevuti dallo Stato per il perseguimento delle finalità a cui erano destinati se la società Opera prima appositamente costituita non ha svolto alcuna attività»; «se l'amministrazione possa trattenere i fondi ammontanti alle annualità 2001, 2002 e 2003 oppure debba restituirli allo Stato perdendo così il contributo di 15 miliardi delle vecchie lire»; e, infine, «se vi sia una corrispondenza o una documentazione a tale riguardo che consenta di comprendere cosa sia accaduto e se questa possa essere resa disponibile». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Tipologia: interrogazioneSoggetto proponente: Gaia CheccucciOggetto: Opera Prima spaCONSIDERATO CHE• Con la DG 23.12 2003 il Comune di Firenze ha scelto di costituire una società per la progettazione e la realizzazione del nuovo Auditorium di Firenze, denominata Opera prima spa, e partecipata al 99% dal Comune e per l'1% dal Teatro del Maggio;• in data 23.03 2004 il Consiglio Comunale a maggioranza ha approvato la costituzione della società;• nella parte narrativa della delibera si afferma che " la Giunta ha scelto di avvalersi per la progettazione e la realizzazione delle infrastrutture di un soggetto giuridico terzo…ai fini del coordinamento delle procedure ..nonché per la gestione delle risorse finanziarie individuate ed attivate dagli enti interessati…";TENUTO CONTOChe del percorso individuato dalla delibera richiamata con la costituzione di Opera Prima era stato giustificato dall'urgenza di utilizzare i contributi straordinari per gli enti lirici corrispondenti a cinque miliardi di vecchie lire per ogni annualità a decorrere dal 2001, quindi per complessivi 15 miliardi di vecchie Lire stanziati sulla base della l. 29/01 dal Ministero dei Beni e Attività Culturali;RILEVATO CHELa società Opera Prima non risulta che abbia mai fatto alcuna delle attività previste e per le quali era stata creata;CONSIDERATO ALTRESI'Che gli stanziamenti ministeriali di questa natura sono vincolati e soggetti ad obbligo di rendicontazioneINTERROGA IL SINDACO PER SAPERE• che fina ha fatto Opera Prima e quali sono le motivazioni della mancata operatività della società;• se vi è e quale sia la strategia societaria che l'Amministrazione azionista al 99% sta portando avanti;• se ed in che modo l'Amministrazione ha potuto rendicontare i contributi ricevuti dallo Stato per il perseguimento delle finalità a cui erano destinati, ovverosia all'attività lirica e concertistica del nuovo Auditorium, se la società Opera prima appositamente costituita non ha svolto alcuna attività;• se l'Amministrazione possa trattenere i fondi ammontanti alle annualità 2001, 2002 e 2003 oppure debba restituirli allo Stato perdendo così il contributo di 15 miliardi delle vecchie Lire;• se vi sia una corrispondenza o una documentazione a tale riguardo che consenta di comprendere cosa sia accaduto e se questa possa essere resa disponibile.Gaia Checcucci