Parcheggio alla Fortezza, Giocoli (vicepresidente consiglio): «Maggior rispetto per l'assemblea di Palazzo Vecchio»

«Maggior rispetto per il consiglio comunale». E' quanto chiede la vicepresidente del consiglio comunale Bianca Maria Giocoli a proposito della vicenda del parcheggio sotterraneo in piazza Caduti dei Lager, alla Fortezza da Basso.«Lunedì pomeriggio – ha ricordato – gli assessori Albini e Biagi erano presenti alla seduta del consiglio comunale e avevano già "in tasca" le soluzioni progettuali per rimediare agli errori. Tuttavia, di fronte alle domande ed alle richieste di Forza Italia, ovvero del maggior partito di opposizione, hanno preferito tacere».«Martedì mattina, davanti ai giornalisti – ha sottolineato Bianca Maria Giocoli – hanno invece illustrato le soluzioni da inviare al Ministero con tanto di immagini multimediali e dovizia di particolari. Perché nemmeno un accenno la sera prima, in consiglio comunale, organo eletto dal popolo? Forse perché non c'era abbastanza platea, perché mancavano le televisioni? Ha forse ragione Umberto Eco quando afferma che in fondo siamo tutti "veline"? E, ancora, perché tanta solerzia da parte del presidente della terza commissione nel fissare un sopralluogo a palazzo Corsini, per esaminare un progetto che interessa solo la proprietà dello stesso e non l'intera città, come nel caso della Fortezza?».«Vorremmo anche capire – ha aggiunto la vicepresidente del consiglio comunale – perché, sempre ieri, i capigruppo della maggioranza hanno effettuato un sopralluogo, alla chetichella, insieme ai dirigenti del comune e agli assessori. Forse i consiglieri dell'opposizione non dovevano vedere o sentire?».«Da tutti questi atteggiamenti – ha commentato Bianca Maria Giocoli – si desume uno scarso rispetto per le istituzioni, per il consiglio comunale e per la rappresentanza democratica degli elettori. Vogliamo ricordare che gli assessori sono solo collaboratori del sindaco e non eletti dai cittadini. E' proprio di questi giorni il tentativo di annullare una determinazione di un dirigente, che dava svolgimento ad una proposta votata all'unanimità da una commissione consiliare, solo perché non gradita da un assessore».«Ha forse ragione – ha concluso – chi sostiene che a Firenze ci sia un deficit di democrazia? Il sindaco dovrà dare al più presto risposta a queste domande». (fn)