Unaltracittà/Unaltromondo: «Apriamo in tutta la Toscana spazi di confronto aperti all'interno della GAD»
«Si aprano in tutta la Toscana - a tutti i livelli, dal regionale a quello di quartiere - luoghi di condivisione aperti alla società civile organizzata, ai partiti riformisti e a quelli della sinistracritica in modo tale che possano dialogare nel pieno dello spirito della Grande Alleanza Democratica. Solo così, tutti insieme e con un forte senso di responsabilità, sarà possibile rinnovare la cultura, i programmi, le forme e le pratiche della politica, ad iniziare da chi vive l'urgenza di non lasciare il paese nelle mani di Berlusconi e di chi, come le forze politiche che lo sostengono, persegue politiche che non mettono al centro la dignità della persona ed il rispetto della natura». Così Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, si è espressa «sul blocco del percorso unitario del centro-sinistra avvenuto nella nostra regione in questi giorni».Secondo Fiammetta Benati, «l'intesa tra le sinistre, a partire dalla Toscana, non solo è possibile, ma è necessaria. Stiamo vivendo una stagione nuova nei rapporti tra partiti e società civile. Insieme sarà utile sperimentare percorsi di innovazione della politica capaci di sconfiggere il berlusconismo. Siamo consapevoli che intraprendere un cammino nuovo spesso significa mettere in discussione le proprie posizioni di partenza per giungere, unitariamente, ad altre più avanzate e interessanti. Così come ne siamo consapevole siamo anche pronti ad accettare questa sfida, sicura che solo così sarà possibile operare insieme per chiudere una volta per tutte con la cultura dominante di destra che rischia di permeare per altri anni la vita di milioni di italiani».«A partire dalla certezza che in Toscana il centrosinistra vinca comunque le elezioni regionali ha sottolineato Massimo Torelli - vuol dire non essere presenti, non partecipare al fermento positivo, ispirato dalla costituzione della GAD, su cui tante persone, associazioni, ong, organizzazioni della società civile, sindacati e partiti, stanno investendo energie e speranze per arrivare uniti alle politiche del 2006. Per questo ci riteniamo ossessivamente ottimisti sulla possibilità che questo spazio di confronto decolli, perché la Toscana, una regione che ha saputo essere innovativa in tante occasioni, non può rimanere fuori da questo percorso. Allo stesso tempo riteniamo che solo all'interno di questo percorso anche la sinistra critica potrà trarre linfa vitale perintrodurre i temi e i contenuti cari a milioni di persone in tutta Italia, a partire dalla pace e dal rifiuto di ogni tipo di guerra».«Solo lavorando bene insieme potremmo ridiscutere la visione dominante di destra sul valore della democrazia, del lavoro, dell'ambiente, dei beni comuni, dello stato sociale. Solo così ha concluso Maurizio De Zordo - potrà essere riannodato il filo, oggi così tenue, fra politica e società e ricostruire il senso di un grande progetto di trasformazione restituendo allo stesso tempofiducia e speranza a un gran numero di donne e uomini delusi dalle divisioni, dai personalismi e dai tatticismi di tanta parte della grande, piccola, politica». (fn)