Toccafondi, Bianchi e Massimo Pieri (Forza Italia): «I blocchi del traffico vanno imposti solo se c'è un reale pericolo per la salute dei cittadini»

I blocchi del traffico vanno imposti solo se c'è un reale pericolo per la salute dei cittadini. Lo chiedono il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi ed i consiglieri Jacopo Bianchi e Massimo Pieri.«Nel 2001 – hanno ricordato i tre esponenti di Forza Italia – l'allora assessore alle politiche socio-sanitarie Giacomo Billi commissionò all'azienda sanitaria locale una relazione con i dati sulle patologie attribuibili all'inquinamento da traffico nel Comune di Firenze. Nella relazione, ad esempio, si sottolineava che a Firenze c'erano "nei maschi valori elevati di incidenza del tumore polmonare simili però a quelli osservati nel Mugello" e che le differenze tra le quattro zone di competenza della azienda sanitaria locale, non erano comunque statisticamente significative. E' necessaria quindi una nuova analisi sulle patologie attribuibili all'inquinamento da traffico nel territorio comunale, e chiediamo che i dati Arpat sull'inquinamento siano forniti tutti i giorni. Solo con dati certi sarà possibile verificare se i blocchi funzionano veramente».«Questa politica sulla mobilità deve essere rivista – hanno aggiunto Toccafondi, Bianchi e Pieri – questa maggioranza si è inventata i blocchi programmatici dal martedì al giovedì, le ecodomeniche, i blocchi dei motorini, e fa uso della politica delle targhe alterne con criteri quantomeno discutibili. Tutto fa pensare che questa maggioranza pensi che l'unica soluzione ai problemi del traffico cittadino sia il blocco senza fornire valide alternative all'uso di macchina o motorino. Il sindaco ha deciso di bloccare non solo motorini di cilindrata maggiore a 50cc e le auto immatricolate prima del 1993 ma anche quelle immatricolati prima del 1997 che magari qualcuno aveva acquistato proprio perché meno inquinanti. Non solo, ha anche deciso di inasprire i blocchi allargando la fascia oraria e annullando deroghe che fino ad ora erano previste».«Nella determinazione che istituisce i blocchi – ha ricordato Banchi – si legge che "l'obiettivo è quello di convincerci che è possibile vivere e spostarci in città in altri modi rispetto all'auto privata" e che "la mobilità individuale è possibile con i mezzi pubblici". La stessa determinazione non manca di dare consigli del tipo "quando puoi usa l'autobus, la biciletta o vai a piedi. Se devi usare l'auto cerca di fare più servizi con un solo viaggio. Cerca di organizzare il percorso in maniera da ridurre i tragitti". Come se chi usa auto o motorino normalmente e quotidianamente non lo facesse per necessità, per lavoro, per studio, ma lo facesse per puro divertimento».«C'è poi un problema che riguarda proprio il ruolo del mezzo pubblico, marginale nel contesto degli spostamenti – ha sottolineato Toccafondi – con il treno, nelle tre maggiori stazioni fiorentine dalle 7 alle 9 arrivano 16mila passeggeri, con i mezzi extraurbani ne arrivano circa 8400, con i mezzi Ataf 125mila. Sono quindi 150mila le persone che utilizzano il mezzo pubblico per raggiungere Firenze. Cifre basse rispetto al totale degli spostamenti che sono circa 360mila: ci sono quindi 210mila persone che utilizzano il mezzo privato».«L'amministrazione – ha aggiunto Pieri – sembra non aver capito che l'alta concentrazione delle polveri inquinanti è dovuta, oltre ai motorini non catalizzati, ai mezzi diesel da carico e da trasporto, ai bus, ai tir, ai vari cantieri aperti in città oltre che al riscaldamento. Senza dimenticare che - ha concluso Pieri - secondo i ricercatori che compongono la task force dell' "Istituto senza fumo" dell'istituto nazionale dei tumori, il fumo di una sola sigaretta, in un locale dove è consentito fumare, porta il livello di polveri sottili a concentrazioni superiori a 500 microgrammi per metro cubo per oltre 30 minuti, quando la soglia di cosiddetta "attenzione" nell'atmosfera è di solo 50 microgrammi per metro cubo».«Per quanto riguarda le targhe alterne – hanno spiegato i tre consiglieri di Forza Italia – siamo i primi a dire che per motivi di salute pubblica, questi devono essere fatti. Ma cosa pensare quando le targhe alterne vengono decise il 18 gennaio per il giorno successivo e per motivi di inquinamento quando nel giorno stesso in cui si firma l'ordinanza lo smog si è abbassato per le abbondanti piogge ed il vento? Questo atteggiamento conferma che la giunta sa solo imporre divieti».«Nel bilancio del Comune di Lastra a Signa per esempio – ha ricordato Bianchi – nel 2004 sono stati previsti contribuiti per la trasformazione a gpl o metano delle auto non catalitiche immatricolate negli anni 88-92 in modo da non obbligare i cittadini a rottamare la propria auto e acquistarne una nuova. Perché Firenze non attua un provvedimento simile visto che queste auto possono circolare durante i blocchi?».«Come se non bastasse – ha concluso Pieri – nella rete civica del Comune i dati sul bollettini dell'aria del 18 gennaio non erano stati inseriti. Perché?». (fn)